Antiossidanti e sistema immunitario

Il sistema immunitario è particolarmente sensibile allo stress ossidativo. Le cellule immunitarie fanno molto affidamento sulla comunicazione cellula-cellula, in particolare tramite i recettori di membrana, per funzionare in modo efficace.

Le membrane cellulari sono ricche di acidi grassi polinsaturi che, se perossidati, possono portare a una perdita di integrità della membrana, alterazione della fluidità e provocare alterazioni nella segnalazione intracellulare e nella funzione cellulare.

È stato dimostrato che l’esposizione a ROS può condurre a una riduzione dell’espressione dei recettore di membrana. Inoltre, la produzione di ROS da parte delle cellule immunitarie fagocitiche può danneggiare le cellule stesse, se non sufficientemente protette dagli antiossidanti.

Una condizione di stress ossidativo è stata a lungo associata ad una maggiore suscettibilità alle malattie infettive: si ritiene che l’aumento della gravità e la suscettibilità alle malattie infettive sia il risultato di una ridotta risposta immunitaria conseguente a un cattivo bilancio tra ROS e antiossidanti, inducendo una meno efficace capacità di gestione della malattia infettiva.

Immaginando l’equilibrio tra specie radicaliche e antiossidanti come una bilancia a due piatti, con ROS da una parte e antiossidanti dall’altra, si ritiene che “ribaltare” l’equilibrio a favore del “piatto ROS” sia uno dei principali fattori che contribuiscono alla patogenesi di numerosi disturbi degenerativi come il cancro, malattie autoimmuni, cardiovascolari e al processo di invecchiamento in generale.

 

Notevoli miglioramenti della funzione immunitaria sono stati osservati in soggetti anziani a seguito di integrazione con nutrienti antiossidanti, ma esistono prove crescenti che tali effetti possono essere osservati anche in soggetti giovani sani.

L’associazione tra diete ricche di nutrienti antiossidanti e una ridotta incidenza di cancro sono state osservate in numerosi studi epidemiologici ed è stato suggerito che un’attivazione del sistema immunitario da parte degli antiossidanti potrebbe, almeno in parte, giustificare tale evidenza.

Ragion per cui può risultare cruciale mantenere l’equilibrio tra specie radicaliche e ROS tramite l’impiego di antiossidanti, al fine di rallentare, se non prevenire, l’insorgenza di molti disturbi legati all’età.

Un sistema immunitario “vigile” e “ben regolato” è determinante per salvaguardare la salute dell’organismo e prevenire la patogenesi di malattie cronico-degenerative, infezioni virali e batteriche.

ACIDO ASCORBICO (VITAMINA C)

L’acido ascorbico (noto anche come vitamina C) è un micronutriente essenziale per l’uomo, con funzioni pleiotropiche legate alla sua capacità di donare elettroni. È un potente antiossidante e cofattore di una famiglia di enzimi biosintetici e regolatori genici della monossigenasi e della diossigenasi: sono coinvolti nella sintesi di collagene, carnitina, catecolamine (adrenalina e noradrenalina) e ormoni peptidici (vasopressina), oltre a svolgere un ruolo di rilievo nella trascrizione genica e nella regolazione epigenetica.

La vitamina C contribuisce alla difesa immunitaria supportando varie funzioni cellulari del sistema immunitario innato e adattivo, regolando l’attivazione sia della risposta cellulare che umorale, sostiene la funzione della barriera epiteliale contro i patogeni e promuove l’attività scavenger della pelle, proteggendo quindi potenzialmente dallo stress ossidativo ambientale.

La vitamina C si accumula nelle cellule fagocitiche, come i neutrofili, e può migliorare la chemiotassi, la fagocitosi, la generazione di specie reattive dell’ossigeno (ROS) e infine l’uccisione microbica. È anche necessaria per l’apoptosi e l’eliminazione dei neutrofili esauriti dai siti di infezione da parte dei macrofagi, riducendo così la necrosi/NETosi e il potenziale danno tissutale. Il ruolo della vitamina C nei linfociti è meno chiaro, ma è stato dimostrato che migliora la differenziazione e la proliferazione delle cellule B e T, probabilmente grazie ai suoi effetti sulla regolazione genica.

La carenza di vitamina C provoca un’immunità compromessa e una maggiore suscettibilità alle infezioni.

A loro volta le infezioni hanno un impatto significativo sui livelli di vitamina C per l’aumento dell’infiammazione e del fabbisogno metabolico. L’integrazione con vitamina C favorisce la prevenzione e la cura delle infezioni respiratorie e sistemiche. La prevenzione profilattica dell’infezione richiede assunzioni dietetiche di vitamina C che forniscano livelli plasmatici almeno adeguati, se non saturi (cioè, 100-200 mg/die), che ottimizzano i livelli di cellule e tessuti.

PROANTOCIANIDINE (OPC)

Le proantocianidine oligomeriche, anche note come OPC, sono sostanze antiossidanti appartenenti al gruppo dei flavonoidi, ovvero polifenoli metaboliti secondari delle piante. Alcuni flavonoidi sono in grado di inibire la lipoossigenasi altri, come la luteolina e la galangina, sono in grado di inibire la cicloossigenasi. Si ha in questo modo una doppia inibizione sulla cascata dell’acido arachidonico (antinfiammatorio e antiaggregante).

Esplicano importante attività antiossidante di cui sono ipotizzati due meccanismi: chelazione di metalli di transizione (in particolare ferro e rame) e inattivazione dei radicali liberi. In sinergia con la vitamina C, gli OPC funzionano come antiossidanti per l’acido ascorbico, probabilmente perché chelano il rame ed altri metalli, ritardando così la sua conversione a deidroascorbato; agiscono come accettori di radicali liberi, poiché quest’ultimi sono responsabili dell’ossidazione dell’ascorbato; aumentano l’assorbimento intestinale dell’acido ascorbico.

OLEUROPEINA DELL’OLEA EUROPAEA

Le proprietà farmacologiche dell’olio d’oliva, del frutto dell’olivo e delle sue foglie sono state riconosciute come componenti importanti della medicina e una dieta sana grazie al contenuto fenolico. Tra i composti fenolici che si trovano in tutte le parti della pianta di olivo il più importante è indubbiamente l’oleuropeina. Essa, come tutte le fitoalessine, ha diverse proprietà farmacologiche:
antiossidante
– antinfiammatora
– anti-aterogenica
– anti-cancro
– antimicrobici
– antivirali

Inoltre, l’oleuropeina ha dimostrato di essere cardioprotettiva[41] e ha dimostrato di esibire attività anti-ischemiche e ipolipidemizzante[42]. Azione antinfettiva. L’oleuropeina ha dimostrato possedere una forte attività antimicrobica nei confronti di batteri Gram-negativi, Gram-positivi e micoplasma. Strutture fenoliche simili all’oleuropeina sembrano produrre questo effetto antibatterico danneggiando la membrana batterica e/o degradando i peptidoglicani cellulari.

L’attività antinfettiva si esplica anche nei confronti dei virus: gli studi hanno evidenziato potenti attività antivirali contro Epstein-Barr Virus (EBV), virus dell’epatite, rotavirus, rinovirus, parvovirus canino e virus della leucemia felina. Gli studi hanno anche dimostrato che l’oleuropeina mostra una significativa attività antivirale contro il virus respiratorio sinciziale e il virus para-influenza.

Azione antiossidante

L’oleuropeina riduce i livelli intracellulari di specie reattive dell’ossigeno (ROS) e la quantità di proteine ossidate. È importante sottolineare che le colture cellulari trattate con oleuropeina presentano un ritardo nella comparsa della morfologia della senescenza.

Azione Ipoglicemizzante

L’azione antidiabetica dell’oleuropeina è supportata da recenti ricerche sperimentali e da studi clinici: la somministrazione giornaliera di circa 50 mg del polifenolo per 12 settimane a un gruppo di soggetti di mezza età, sovrappeso e, pertanto a rischio per lo sviluppo del diabete di tipo 2, ha ridotto la glicemia e migliorato sia la secrezione che la sensibilità all’insulina. A livello dei tessuti periferici, l’effetto sulla riduzione della resistenza all’attività insulinica appare essere basato su meccanismi comuni a quelli ipotizzati per la metformina.

Azione neuroprotettiva

Gli effetti anti-neurodegenerativi sono stati oggetto di una serie di studi effettuati sia su cellule neuronali in coltura che su animali modello, in situazione cerebrale simile a quella presente nel morbo di Alzheimer, la principale forma di demenza associata all’invecchiamento nell’uomo. Questi effetti, che mostrano una chiara dose-dipendenza, almeno in parte, essere ricondotti alla mobilizzazione del calcio dai depositi intracellulari con la conseguente attivazione di segnali che risultano nell’attivazione dell’autofagia.

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Micoterapia

Il termine “Funghi” non identifica una categoria tassonomica. Questo termine dovrebbe indicare, secondo la definizione di Chang e Miles, “un macrofungo con un corpo fruttifero distintivo che può essere sia ipogeo o epigeo, grande abbastanza per essere visto ad occhio nudo ed essere raccolto con le mani”(1).

I funghi costituiscono almeno 14.000 specie conosciute, numero che può arrivare forse fino a 22.000.

Il numero di specie di funghi sulla terra è stimato essere approssimativamente intorno a 140.000, il che suggerisce che solo il 10% sono noti. Supponendo che la percentuale di funghi utili tra i funghi sconosciuti e non esaminate sarà solo il 5%, ciò implica che 7.000 specie ancora sconosciute potrebbero essere benefiche per l’umanità(2).

Anche tra le specie note la percentuale di funghi saggiate è molto bassa.

L’utilizzo dei funghi per il benessere dell’organismo, ha iniziato a prendere sempre più piede anche nel sistema occidentale; molte cose devono essere ancora scoperte, molte ricerche devono ancora essere effettuate, ma ciò che sappiamo sul loro conto e sul benessere che possono apportare alla nostra salute è di certo di buon auspicio.

 

I funghi più studiati in questo campo, ad oggi, sono:

– Agaricus blazei Murrill

– Cordyceps sinensis

– Coriolus versicolor

– Ganoderma lucidum

– Grifola frondosa

– Lentinula edodes

I loro composti bioattivi, soprattutto i polisaccaridi, i beta-glucani e i triterpeni, sono molto studiati e sembrano possedere importanti attività antibatterica e antivirale.

AZIONE ANTIBATTERICA

I funghi necessitano di composti antibatterici e antimicotici per sopravvivere nel loro ambiente naturale; non sorprende quindi che composti antimicrobici, con attività più o meno forte ed efficace, potrebbero essere isolati da diversi funghi che potrebbero essere di beneficio per l’uomo(3). Ad esempio, l’acido ossalico è l’agente responsabile dell’effetto antimicrobico svolto dalla Lentinula edodes contro lo Staphylococcus aureus e altri batteri(4). Gli estratti etanolici di questo fungo possiedono attività antiprotozoaria contro il Paramecium caudatum(5).

AZIONE ANTIVIRALE

Diversi triterpeni estratti da Ganoderma lucidum (cioè Ganoderiol F(6), Ganodermanontriol(7), acido Ganodermico B(8)) sono agenti antivirali attivi contro il virus dell’immunodeficienza umana di tipo 1 (HIV-1). È stato calcolato che la concentrazione minima di Ganoderiol F e Ganodermanontriol, per completa l’inibizione dell’infezione da HIV-1 ad effetto citopatico in cellule MT-4, è di 7,8 microgrammi/ml.
È stata segnalata un’attività anti-HIV del terreno di coltura del micelio di Lentinula edodes (Shiitake) e della lignina idrosolubile di questo fungo(9,10). Il Lentinano solfato, estratto dallo Shiitake, ha completamente impedito l’effetto citopatico HIV-indotto(11). I polisaccaridi legati alle proteine PSK e PSP isolate da Coriolus versicolor (o Trametes versicolor) è stato trovato possedere un effetto antivirale in vitro sul virus dell’HIV e il citomegalovirus(12). Oltre l’efficace immunostimolazione operata da questi composti che caratterizzano il fungo, altri effetti svolti dai complessi polisaccaride-proteina contribuiscono all’attività antivirale, ad esempio all’inibizione del legame della glicoproteina 120 (gp120) dell’HIV-1 al recettore CD4 immobilizzato e all’inibizione dell’attività della trascrittasi inversa del virus(13). Inoltre, la Frazione D (MD-fraction) estratta dalla Grifola frondosa (Maitake) è stata testata in un trial a lungo termine in 35 pazienti affetti da HIV. L’85% di questi, dopo somministrazione della frazione estratta, ha segnalato un maggiore senso di benessere per quanto riguarda i vari sintomi e le malattie secondarie opportunistiche causate dall’HIV. Venti pazienti hanno mostrato un aumento della conta delle cellule CD4+ di 1,4-1,8 volte e otto pazienti una diminuzione di 0,8-0,5 volte(14).
Questo dimostra la possibile azione che i vari funghi possono avere in questo campo. Ovviamente bisogna sempre avere il parere di uno specialista medico e non eseguire mai di proprio conto un possibile piano di cura, questo peggiorerà solamente il decorso della malattia. È importante, inoltre, informarsi sull’origine, la coltivazione e i metodi di produzione dei funghi e dei loro estratti: funghi non biologici e non lavorati con le metodiche opportune possono causare gravi intossicazioni, reazioni allergiche anche gravi e provocare un peggioramento nella patologia.

Sono stati valutati vari funghi ad azione antivirale, in particolare:

– Inonotus obliquus (Chaga)
Contrasta lo stress ossidativo aberrante derivante dall’attività immunitaria conseguente a infezione virale acuta.
– Agaricus blazei Murrill (AbM)
La somministrazione di ABM ha portato alla negativizzazione degli indici di attività virale in pazienti con epatite B cronicizzata.
– Lentinus edodes (Shiitake)
Agisce antagonizzando le replicazione sia di RNA-virus che DNAvirus, in particolare: herpes, encefalite, poliovirus, morbillo, parotite, HIV.
– Grifola frondosa (Maitake)
Ha un effetto antivirale nei confronti del virus dell’epatite B. E’ utile nel trattamento dell’HIV perché protegge i linfociti T dalla distruzione, ritardando il progredire della malattia.
– Ganoderma lucidum (Reishi)
E’ utile per il suo effetto di stimolo immunologico che si esplica soprattutto in soggetti che si ammalano spesso per virosi in relazione ad uno stato di deficit immunologico fisiologico (età) o iatrogeno. L’azione antivirale diretta si esplica nei confronti di RNA-virus: due terpenoidi specifici hanno evidenziato la capacità di interagire con la neuraminidasi e inibire l’attività di rilascio della struttura virale neoformata.

 

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Il nostro sistema immunitario è potente mediatore del nostro stato di salute. Attraverso cellule specializzate definite linfociti, riesce a neutralizzare e distruggere virus e batteri. Una delle sue caratteristiche fondamentali è quello di essere finemente regolato in perfetto equilibrio con l’ambiente che ci circonda, ma in situazioni in cui l’alimentazione è fortemente sbilanciata, una vita troppo sedentaria, la mancanza di esercizio fisico e lo stress cronico, tendono a disregolare l’immunità aumentando le probabilità di andare incontro a infezioni o al contrario di sviluppare patologie autoimmunitarie (artrite reumatoide, sclerosi multipla, tiroiditi ecc.), allergie e intolleranze. 

Questo equilibrio è molto simile a una bilancia con i suoi piatti ben in equilibrio fra loro. Uno dei piatti serve per aiutare l’organismo a difendersi da virus e batteri (sistema TH1), mentre l’altro serve contro le aggressioni di parassiti e virus endocellulari (sistema TH2).

Quando questo equilibrio viene a mancare si ha uno sbilanciamento di un piatto rispetto all’altro. Un sistema TH1 troppo marcato (caratteristico delle donne) pur difendendo da molte infezioni, determina una maggiore probabilità di contrarre patologie autoimmunitarie come l’artrite reumatoide e la sclerosi multipla. Al contrario, se pesa di più il sistema TH2, si presentano spesso allergie e patologie da autoanticorpi come le tiroiditi o nei casi gravi anche una maggiore incidenza del cancro.

L’alimentazione attraverso i suoi nutrienti è capace di ristabilire l’equilibrio della bilancia. 

Studi recenti indicano che le vitamine svolgono un ruolo importante. In particolare le ricerche si sono concentrate sulla vitamina B6 e B12. È stato visto che queste due vitamine presenti soprattutto nei cereali integrali, uova e latte, svolgono una potente stimolazione del sistema TH1 contro tutte le infezioni virali e batteriche. Gli anziani sono più a rischio di un loro deficit, in quanto presentano una maggiore atrofizzazione dello stomaco, che compromette l’assorbimento di queste vitamine a livello intestinale.

La vitamina C scoperta nel 1970 da Pauling grazie alla quale è stato insignito del premio Nobel, fu molto reclamizzata come toccasana per il comune raffreddore. In effetti queste caratteristiche non furono mai confermate, ma fu visto che supplementazioni di vitamina C erano efficaci nel ridurre l’intensità e la durata di questo disturbo invernale.

La vitamina E è un potente stimolatore TH1, e inoltre è stata associata ad una minore incidenza del cancro alla prostata.

Il selenio alla dose di 200 microgrammi al giorno è capace di contrastare le infezioni virali stimolando il sistema TH1 e le cellule natural killer potenti distruttori di virus e batteri.

Lo zinco ha le stesse potenzialità del selenio ma ha un effetto diverso in base alla dose somministrata. Se si vogliono contrastare i malanni invernali, la dose giornaliera non deve superare i 25-35 milligrammi per un periodo non oltre le 2-3 settimane. Dosi superiore e per periodi più prolungati stimolano il sistema TH2 e dunque possono avere effetto su patologie autoimmunitarie, ma anche indurre allergie e tiroiditi.

L’utilizzo dei probiotici rafforzano il sistema immunitario dell’intestino contro tutti quei virus e batteri che prediligono il sistema gastro-intestinale.

A supporto dell’alimentazione, inoltre, esistono diverse piante ad effetto immunostimolante. Diversi studi hanno confermato l’efficacia dell’Echinacea, della Spirulina e un mix di piante cinesi la cui principale è la Sophora Flavescens, contro le infezioni. Queste piante potenziano efficacemente il sistema TH1.

La natura dunque ci ha dato diverse armi per combattere i malanni di stagione, e forse questo ci rende più sereni anche nei confronti della influenza A specialmente del ceppo H1N1.

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La vitamina C  è una sostanza necessaria per la normale crescita e la salute di cellule e tessuti. Si tratta di un micronutriente  fondamentale per il  benessere dell’organismo.

La vitamina C o acido ascorbico è ampiamente distribuita nel mondo vegetale, una riserva importante si trova nelle ghiandole surrenali e nei momenti di maggior tensione s’impoverisce notevolmente, nei momenti di stress le surrenali rilasciano epinefrina e norepinefrina.

E’ solubile in acqua, poco in alcool. In soluzione acquosa rapidamente si ossida in presenza di metalli, alcali, luce, ossigeno.

E’ necessario un rifornimento continuo, infatti il corpo umano non è capace di sintetizzarla. Sembra vadano bene 200 mg al giorno (100 mg al mattino e 100 mg nella colazione del pomeriggio, verso le 17:00).

Una sua funzione molto importante è quella di mantenere in attività il collagene, una proteina necessaria per la formazione del tessuto connettivo della pelle, dei legamenti e delle ossa.

La vitamina C è sicuramente di vitale importanza per il sistema immunitario.

Scoprire che assumendo vitamina C non ci si ammala più, non gioverebbe ai bilanci multimiliardari delle lobby farmaceutiche.

Un ricercatore del calibro di Linus Pauling, doppio premio Nobel, assumeva fino a 18 grammi di vitamina C al giorno; alcuni dottori hanno curato dei pazienti da polmoniti in soli tre giorni facendogli ingerire maxi dosi di vitamina C (30 grammi al giorno).

E’ da preferire quella di origine naturale (come quella contenuta per esempio in Robur, Man Plus,Wonderup)perché possiede un importante fattore di utilizzo da parte dell’organismo, infatti è costituita da2 tipi C1 e C2che si completano e migliorano l’utilizzo e l’assorbimento. In quella di sintesi è presente solo la C1. Si ritrova in quantità elevata nell’ ACEROLA-ROSA CANINA FRUTTI-OLIVELLO SPINOSO. Possiede azione antiossidante, stimolante del sistema immunitario, coadiuvante nella formazione del collagene, favorente il riassorbimento del ferro di origine vegetale dell’organismo.

Ha un ruolo rilevante nella rimarginazione delle ferite e delle ustioni perché facilita la formazione del tessuto connettivo della cicatrice.

Contrasta gli effetti tossici del fumo di tabacco, dei gas di scarico degli autoveicoli, etc.

Ha un ruolo rilevante nella rimarginazione delle ferite e delle ustioni perché facilita la formazione del tessuto connettivo della cicatrice.

La vitamina C in soluzione è acida, ph=2.4 .

E’ idrosolubile quindi è presente nei fluidi corporei.

Rigenera la vitamina E. Agisce contro OH-, O2-

Contenuta in frutta e verdura, frattaglie (fegato e reni).

Pochissimo contenuta in latte e carne.

Il livello di acido ascorbico nel sangue raggiunge la punta massima due o tre ore dopo l’ingestione di una quantità media, per poi diminuire quando inizia l’eliminazione attraverso le urine e la sudorazione.

La maggior parte della vitamina C viene eliminata dal corpo in tre o quattro ore.

Una maggiore eliminazione della vitamina C attraverso le vie urinarie dovuta ad una maggiore assunzione della vitamina non significa che i tessuti del corpo sono saturi. Il livello di vitamina C nel sangue tornerà ai livelli medi in 12 o 13 ore, indifferentemente dalla quantità assunta.

Per mantenere un giusto livello della vitamina nel siero, bisognerebbe assumerla ad intervalli di tre o quattro ore.

L’eccesso di vitamina C che arriva alla vescica può prevenire il cancro alla vescica.

E’ una vitamina estremamente labile, e viene distrutta rapidamente dalla cottura, dall’esposizione all’aria e alla luce.

La conservazione riduce molto il contenuto di vitamina C.

Il succo d’arancia, se viene conservato coperto nel frigorifero, conserverà la sua forza per diversi giorni.

Quanto più freschi e meno cotti saranno gli alimenti maggiore sarà la quantità di vitamina contenuta.

Tra i metodi di cottura da preferire ricordiamo il forno a microonde, il vapore e la frittura rapida.

I gambi dei  broccoli conservano la vitamina molto più a lungo delle infiorescenze. Gli spinaci perdono 105 mg della vitamina nel giro di 10 giorni.

I peperoni dolci possono essere conservati per 3 settimane con una perdita minima.

La capacità dell’organismo di assorbire la vitamina C viene ridotta dal fumo, dallo stress, dalla febbre alta o dall’inalazione di gas derivati dalla combustione del petrolio.

I sulfamidici aumentano l’eliminazione della vitamina C attraverso le vie urinarie di due o tre volte rispetto alla quantità normale.

Il bicarbonato di sodio crea un ambiente alcalino che distrugge la vitamina C.

Inoltre quantità d’acqua eccessive impoveriscono le riserve organiche di vitamina C.

I contraccettivi orali ne diminuiscono l’effetto. I salicilati, i sulfamidici, le tetracicline, il fumo, l’aspirina ne riducono l’assorbimento.

La sospensione improvvisa di vitamina C in soggetti che la assumono regolarmente, può rilevare sintomi da carenza.

Per uso esterno, la vitamina C è un potente antiossidante ed opportunamente formulato è capace di penetrare nella cute, proteggerla contro i danni indotti dai raggi U.V., stimola la crescita dei fibroplasti e la sintesi di nuovo collagene.

La vitamina C e la vitamina E combinate insieme, proteggono le componenti idrofile e lipofile della cute, riducendo i danni indotti da UVA, UVB.

Se viene assunta vitamina C sufficiente per saturare i tessuti, essa entra nelle cellule e distrugge i virus momentaneamente inattivi.

Per più di 25 anni il dott. Frederick Klenner di Reidsville, in North Carolina, ha usato la vitamina C nel trattamento di malattie virali.

La sua terapia si basa sulla somministrazione, per via endovenosa o per via orale, di 20-40 grammi di vitamina C al dì.

La vitamina C è importante per il recupero di pazienti colpiti da attacco cardiaco, prevenendo la dannosa azione dei radicali liberi.

Comunque, il cuore assorbirà una così grande quantità di vitamina C da altri tessuti del corpo, che sarà necessaria un’integrazione sufficiente.

Alcuni medici scozzesi sostengono che la vitamina C contrasta le emorragie del tratto intestinale causate dall’aspirina o dall’alcool.

L’emorragia può anche continuare o rincominciare se non è presente vitamina C sufficiente per chiudere le lesioni.

La vitamina C può bloccare la formazione di sostanze cancerogene come le nitrosammine.

Queste sostanze si trovano nei cosmetici, nei prodotti a base di tabacco, nel fumo di sigaretta, nelle bevande a base di malto e nelle carni trattate (ad alcuni tipi di salumi viene aggiunta la vitamina C per evitare che le nitrosammine entrino nell’organismo).

Si riporta che alcuni individui sono stati guariti dal cancro con l’assunzione di 10 grammi di vitamina C al giorno.

La mancanza di vitamina C può essere causa di infarti e di ictus, provocati da coaguli.

La carenza può causare degenerazione muscolare che può includere il cuore.

E’ noto che il fumo diminuisce il livello di acido ascorbico nel sangue.

Ad un campione di sangue umano di cui si conosceva con precisione il contenuto di acido ascorbico è stato aggiunta nicotina.

Il contenuto di acido ascorbico è diminuito di una percentuale dal 24 al 31%.

Gli etilisti hanno un tasso bassissimo di vitamina C nel siero perché la vitamina è utilizzata per eliminare gli effetti tossici dell’alcool.

Segni di carenza sono respiro corto, cattiva digestione, capelli fragili con doppie punte, capelli che si spezzano sottopelle e che si attorcigliano, capelli secchi e annodati, scarsità di latte, rottura dei vasi sanguigni causa di sanguinamento delle gengive alla base dei denti, rottura dei capillari causa di emorragie puntiformi, problemi alla pelle, indebolimento dello smalto, tendenza alla formazione di ematomi, giunture gonfie o doloranti, perdita di sangue dal naso, anemia, diminuita resistenza alle infezioni, lenta guarigione di fratture e ferite. I denti possono essere meno saldi e perdere le otturazioni.

Anche carenze minime di vitamina C possono causare disturbi alle gengive che permettono ai batteri e alle sostanze tossiche di penetrare nei tessuti causando periodontopatie.

Protegge il materiale genetico dello sperma e garantisce la buona salute della progenie.

E’ importante per gli ormoni e combatte le infezioni.

Tra gli alimenti che lo contengono di più: arance, kiwi(circa 85mg per etto), limone e soprattutto le cime di rape (circa 110mg per etto). Una quantità di 500mg di vitamina C è contenuta in circa 6 kiwi. Vi è un effetto della vitamina C, presa in forti dosi, che è stato riferito da molti: si tratta dell’effetto lassativo.

Nella letteratura medica non viene riferito neppure un caso di formazione di calcoli renali in seguito all’assunzione di forti dosi di vitamina C. Sussiste tuttavia la possibilità che alcune persone abbiano una tendenza accentuata a produrre calcoli renali di ossalato di calcio in seguito all’assunzione di forti dosi di vitamina C.

E’ noto che l’acido ascorbico può essere ossidato nell’organismo diventando acido ossalico.

Appare verosimile che la maggior parte della gente non vada incontro a problemi relativi all’acido ossalico prendendo forti dosi di vitamina C, ma un certo numero di persone dovrà fare attenzione, proprio come deve stare attento a non mangiare troppi spinaci o rabarbaro, che hanno un alto contenuto di ossalati.”

Quantità supplementari di vitamina C presenti nell’urina potrebbero far sì che i normali esami di dosaggio del glucosio nell’urina diano un risultato positivo falso. Un altro esame che può essere falsato è quello del sangue nelle feci. Perciò nei giorni precedenti un esame sospendere l’assunzione di vitamina C. Le compresse di vitamina C possono danneggiare lo smalto dei denti.

I cibi devono essere freschi, crudi o solo scottati, poiché calore e luce distruggono la vitamina C.

Fonte: http://www.anagen.net

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Sintomi influenzali: un approccio naturale

Sia per prevenire che per risolvere una della più comuni tra le “affezioni stagionali”, l’influenza, la natura può però ancora una volta essere di grande aiuto, grazie all’impiego dell’Estratto di semi di Pompelmo (GSE), la cui efficacia nei confronti dei virus coinvolti è stata confermata da numerosi studi e applicazioni, e di altri estratti naturali dalle eccezionali proprietà salutistiche.

GSE e influenza

L’Estratto di semi di Pompelmo, conosciuto ai più con la sigla di GSE (Grapefruit Seed Extract) è ricavato dai semi e dalle membrane del pompelmo (Citrus paradisi); le forme utilizzate sono: l’estratto secco che si presenta come una fine polvere bianco-giallognola e l’estratto glicerico (o glicerinato) che si presenta come un liquido viscoso color caramello.

Il GSE è ricchissimo in composti polifenolici come quercitina, esperidina, glicoside canforato, neoesperidina, apigenina, rutinoside, poncirina, etc. che manifestano un alto potere antimicrobico, come testimoniano una grandissima quantità di studi e sperimentazioni; in campo erboristico-fitoterapico è conosciuto ed utilizzato in questo senso, sin dalla metà del Novecento.

La sua efficacia è stata ampiamente dimostrata da Laboratori, Università ed Istituti di tutto il mondo che ne hanno provato l’attività battericida e batteriostatica nei confronti di svariate centinaia di ceppi batterici patogeni sia Gram+ che Gram-, di parecchi virus e di decine di miceti e parassiti. Nonostante un’ampia bibliografia dimostri l’efficacia dell’Estratto dei semi di Pompelmo, il meccanismo d’azione con il quale questo esplichi la sua attività risulta ancora sconosciuto,  anche se da studi condotti negli ultimi anni, proprio per l’interesse che sta suscitando in ambito scientifico, pare che l’azione antibatterica sia dovuta all’interazione del GSE con la membrana cellulare dei batteri patogeni.

Ma ciò che principalmente caratterizza questo meraviglioso estratto è la caratteristica più unica che rara della “selettività”: il GSE infatti non intacca i batteri fisiologici (come riportato sul Journal of Orthomolecular Medicine Vol.5 n°3 del 1990) ma, al contrario, ne facilita la proliferazione inibendo i microbi patogeni che entrano in competizione con la flora fisiologica.

Questa caratteristica lo rende un “antibiotico” naturale unico: basti pensare agli effetti negativi dei tradizionali antibiotici che non fanno distinzioni flagellando anche la flora batterica fisiologica. Inoltre l’uso del GSE è totalmente sicuro, è infatti provata l’assoluta mancanza di tossicità, di controindicazioni, di effetti collaterali, di interazione con altri farmaci ed il fatto che non crei alcuna resistenza, il che lo rende la più efficace, completa e sicura alternativa alle cure antibiotiche tradizionali, quando non strettamente necessarie.

Per questo motivo il GSE risulta il rimedio ideale nella cura e prevenzione delle affezioni tipicamente stagionali come influenze, raffreddori, otiti, bronchiti, sinusiti, tonsilliti, laringiti e disturbi affini, oltre che di innumerevoli altre problematiche sia acute che croniche.

Per le considerazioni sopraccitate, il GSE rappresenta perciò il cardine di un approccio straordinariamente efficace sia per prevenire che per risolvere l’influenza. L’associazione con estratti vegetali specifici consente di attuare un rimedio attraverso un meccanismo d’azione che deve prevedere:

1. un’azione sistemica con un prodotto in grado di interrompere, assunto ai primi sintomi, l’evoluzione dell’aggressione virale, risolvendola rapidamente ed evitando l’insorgenza di complicazioni;

2. un’integrazione della microflora intestinale con l’assunzione di probiotici e principi funzionali vegetali ad azione immunostimolante.

Questo approccio, associato come sempre ad un sano stile di vita (alimentare, ma non solo)  prevede l’utilizzo di rimedi naturali che per tradizione popolare, confermata da recenti studi, rappresentano un’opportunità per riuscire ad arrivare alla soluzione.

1. Agire per via sistemica con un prodotto in grado di interrompere, assunto ai primi sintomi, l’evoluzione dell’aggressione virale, risolvendola rapidamente ed evitando l’insorgenza di complicazioni

La natura può aiutarti con Estratto di semi di Pompelmo: agisce sui virus, inibendoli direttamente. Inoltre, essendo uno straordinario “pulitore selettivo”, ha un’azione antivirale indiretta, è efficace cioè sui patogeni senza intaccare in modo significativo la flora microbica delle mucose e consentendo invece la ricostruzione della flora benefica, migliorando così l’efficienza della risposta del sistema immunitario. Inoltra la sua comprovata attività antibatterica è fondamentale per prevenire e arginare possibili sovra infezioni, spesso di origine batterica. 

(Fonte Prodecopharma.com)

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Influenza nei bambini (Fonte: Dr. Matteo Menetti Cobellini)

Per molti l’influenza è un fastidioso inconveniente che incombe quando il tempo si fa inclemente, ma anche un appuntamento con Madre Natura messo in agenda come qualcosa che potrebbe accaderci, ma che, chissà perché, capiterà sicuramente a qualcun altroPrevenire, si potrebbe pensare, non è utile quanto curare.  Quando però parliamo di influenza nei bambini, essere lungimiranti è sempre un dovere e lo deve essere anche quest’anno.

 

INFLUENZA NEI BAMBINI: I NUMERI

A leggere il Rapporto Epidemiologico della Sorveglianza Virologica dell’Influenza 2017-2018 elaborato dal Dipartimento Malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, il rischio epidemico per i bambini si è concluso, ma già si pensa a cosa potrebbero andare incontro a dicembre.

L’Istituto Superiore di Sanità afferma che, statistiche alla mano, «la frequenza con cui insorgono casi di influenza si aggira mediamente ogni anno intorno all’8% della popolazione generale, mentre nella fascia d’età 0-14 anni, che è quella più colpita, l’incidenza, mediamente, è pari a circa il 22%».

COME SI CONTRAE L’INFLUENZA?

È bene precisare che i giovanissimi, al pari di donne in gravidanzaanziani e pazienti cardiaci, sono tra i soggetti più esposti a contrarre il virus influenzale. Come?

La trasmissione avviene attraverso minuscole goccioline emesse starnutendotossendo, anche parlando. I bambini, dai più piccoli ai più grandicelli, sono dunque vulnerabili perché il loro organismo è ancora in formazione.

L’influenza sopravviene quando il virus raggiunge le cellule dell’epitelio del primo tratto respiratorio (l’epitelio è un tessuto di rivestimento delle cellule), attraverso le vie aeree del bambino. Il virus inizia quindi a replicarsie, nell’arco di quattro o sei ore, la riproduzione virale è completa.

INFLUENZA NEI BAMBINI: SINTOMI

Se corrisponde al vero che l’infezione tende ad autolimitarsi e a risolversi in pochi giorni negli adulti, per i bambini è d’obbligo prestare attenzione ai sintomi, soprattutto se l’ammalato è molto giovane, dai zero ai quattro anni.

Il Ministero della Salute avverte anche che nel lattante, per esempio, l’influenza è spesso accompagnata da vomito diarrea solo eccezionalmente da febbre; occhi arrossati e congiuntivite sono caratteristici dell’influenza nei bambini in età prescolare.

Nel bambino nella fascia di età compresa tra uno e cinque anni la sindrome influenzale si associa invece, e frequentemente, a laringotracheitebronchite e febbre elevata.  Malessere diffuso, dolori osseiinappetenzae fotofobia sono sempre campanelli d’allarme cui è doveroso prestare attenzione!

COME AFFRONTARE L’INFLUENZA

In caso di virus conclamato – spiegano i medici – gli antibiotici sono inadatti, poiché questi aggrediscono i batteri. Naturalmente, in questi casi sarà il pediatra il primo riferimento in caso di dubbio, poiché un’infezione virale non impedisce, per sua natura, che avvenga una batterica.

Se il bambino è attaccato dall’influenza nonostante le precauzioni che suggerisce il Ministero della Sanità (pulire sempre le mani del bambino, coprirlo adeguatamente ed evitare che egli tocchi superfici sporche), si può alleviare il disagio in molti modi: dissetarlo per reintegrare i liquidi persi con la febbre aiuterà certamente il suo equilibrio corporeo.

Se il bambino è già svezzato, una dieta con un adeguato apporto di zuccheri (pasta e riso), e povera in grassi è quasi una scelta obbligata. Per prevenire le crisi di acetone, che si produce quando si assorbono pochi zuccheri e il corpo inizia ad assimilare al loro posto i grassi, si consigliano bevande zuccherate, meglio se a base di fruttosio, perfetto se succhi di frutta naturali.

E ancora: brodo di pollo, le cui proteine aiutano il sistema immunitario, e il miele, nella misura di un cucchiaino, ma solo dopo i due anni.

Per il mal di gola, alcuni medici suggeriscono i ghiaccioli perché il freddo dona sollievo e blocca la fuoriuscita di muco irritante, mentre per le occlusioni nasali, mal di testa e astenia, è sempre bene chiedere il parere del pediatra di fiducia che fornirà un trattamento adeguato. I decongestionanti nasali, per quanto liberino il respiro del bambino, possono – in caso di abuso – nondimeno irritare le vie nasali.

Una buona integrazione è data dal sambuco: ricco di potassio, calcio, fosforo, ferro, selenio e vitamine, questo arbusto possiede riconosciute proprietà diaforetiche, è infatti uno stimolante della sudorazione, a efficacia «antinfluenzale, antinfiammatoria antivirale» (A. Formenti, Alimentazione e fitoterapia. Metodologia ed esperienze cliniche, Milano 2010).

 

 

 

 

FINITE LE VACANZE, IL CAMBIO DI STAGIONE E IL PERIODO INVERNALE SI AVVICINANO

Dimenticate le ferie ci siamo ributtati nella vita di tutti i giorni…. tristezza, stati depressivi, mancanza di voglia di fare, sono solo alcuni dei disturbi dell’umore che più frequentemente si manifestano nelle persone dopo le vacanze, soprattutto a causa del ritorno a stress e ansie quotidiane.

Con il cambio di stagione che si avvicina poi, raffreddore, mal di gola, tosse, febbre e raucedine sono in agguato e, come tutti gli anni, basta poco per non sentirsi bene. 
E allora è arrivato il momento di pensare alla prevenzione “tonificando” il sistema immunitario ma se, nonostante tutto, ti stai ammalando, puoi porre rimedio attenuando i sintomi e, allo stesso tempo, accelerando il processo di guarigione grazie ad integratori sicuri ed efficaci.

 

Preventill® Immuno:  il sostegno naturale per il sistema immunitario

Il nostro organismo è stato “progettato” non solo per svolgere tutte le funzioni fisiologiche indispensabili per mantenersi in vita, ma anche per difendersi dalle sostanze dannose che lui stesso produce (sostanze endogene) attraverso gli scarti che derivano dal metabolismo, o da quelle che arrivano dall’esterno (sostanze esogene), per esempio da inquinamento, radiazioni, fumo, raggi UV, batteri e virus che provocano stati di infiammazione capaci di andare a modificare il DNA.

Le sostanze endogene ed esogene mettono a dura prova la capacità del nostro sistema immunitario di rispondere efficacemente: si tratta, infatti, di un meccanismo davvero molto complesso che dipende strettamente dal nostro stato di salute e dalla quantità di stress ossidativo che tutti questi agenti negativi producono.

I radicali liberi sono una minaccia silente

Se ne sente parlare da parecchio tempo: i radicali liberi sono quelle sostanze che concorrono all’invecchiamento cellulare e che possono rappresentare un vero e proprio problema per tutto l’organismo. Non sono costituiti solo da elementi dannosi che arrivano dall’ambiente circostante o dagli stili di vita errati che possono favorire la loro formazione (sostanze esogene): oggi sappiamo, infatti, che una considerevole parte dei processi biologici producono normalmente radicali liberi sotto forma di materiali di scarto (sostanze endogene).

In condizioni normali l’organismo è in grado di tenerli a bada e di neutralizzarli, ma se la quantità diventa eccessiva, allora c’è bisogno di un aiuto esterno per evitare di subire danni cellulari e contrastare l’indebolimento del sistema nervoso, endocrino e immunitario. I radicali liberi agiscono silenziosamente perché danno luogo a un dannoso stato di infiammazione di cui spesso non ci rendiamo conto. Ogni cellula entra in stato di STRESS OSSIDATIVO quando il numero dei radicali liberi prodotti è più grande delle capacità del corpo di neutralizzarli.

La moringa e lo zinco sono gli antiossidanti più efficaci

L’efficienza del nostro sistema immunitario e la lotta ai radicali liberi passano anche attraverso l’assunzione di sostanze antiossidanti che derivano da frutta, verdura, vitamine, micronutrienti, integratori nutrizionali concentrati, particolarmente utili per sostenere il sistema immunitario affinché possa sempre svolgere le sue funzioni di difesa, identificando subito i “nemici” da eliminare. Tra queste, ce ne sono due in particolare che si sono rivelate di grande aiuto in questo compito: la Moringa oleifera e lo Zinco. Quando lo stress ossidativo rischia di compromettere il buon funzionamento di cellule e tessuti, la moringa e lo zinco costituiscono un grande rimedio naturale. Ecco qualche vantaggio.

La Moringa oleifera è una pianta di origine indiana, denominata anche “albero della vita” per la sua poliedrica efficacia contenendo più di 92 sostanze nutritive e ben 46 tipi di antiossidanti. Mantiene l’efficienza immunitaria e alza le barriere difensive dell’intero organismo proteggendolo dagli attacchi di batteri e virus, esercitando anche una validissima azione preventiva nei confronti dei malanni tipici della stagione. Inoltre ha un potere energizzante e tonificante grazie all’alta concentrazione di vitamina C. È anche una miniera di calcio, potassio e ferro e vanta più proteine del latte. Svolge poi un’azione disintossicante sull’intestino aiutandolo a eliminare le scorie accumulate e a migliorare la peristalsi. Oramai è noto che un intestino sano è la prima garanzia di un organismo forte e di un sistema immunitario efficiente. E la moringa è la pianta migliore a questo scopo, certificata anche dai molti studi scientifici che ne hanno riconosciute le grandi proprietà.

Lo Zinco è un minerale presente nell’organismo in grandi quantità ed è considerato da molti nutrizionisti il supplemento minerale più importante perché è comunemente carente nella dieta. È il nutriente che aiuta il sistema immunitario: è considerato minerale immunopotenziante perché gioca un ruolo importante nel corretto funzionamento delle cellule immunitarie. Ricerche evidenziano che lo zinco rinforza l’immunità delle mucose di naso e bocca che in tal modo bloccano e neutralizzano virus e batteri.

Preventill® Immuno

Preventill® Immuno contiene 500 mg di estratto secco di moringa oleifera e 50 mg di zinco in forma liposomiale, che assicura un’elevatissima biodisponibilità e ne migliora l’assorbimento: in tal modo, questo minerale può sostenere il sistema immunitario a proteggerci dallo stress ossidativo e dalle infiammazioni.

La sinergia tra Moringa e Zinco rende Preventill® Immuno la migliore prevenzione per la lotta ai danni cellulari, all’invecchiamento e alle malattie in genere, garantendo un migliore benessere generale perché, oltre a sostenere il sistema immunitario, lo supporta soprattutto nei momenti di maggiore fragilità o superlavoro come accade in periodi di forte stress e nella stagione fredda che sta per arrivare.

 

Giovinezza, energia, buonumore: l’elisir di lunga vita è racchiuso nella pianta del Noni. Per rinforzare le difese e affrontare l’inverno con straordinario vigore.

Il benessere arriva da lontano
Giovinezza, energia, buonumore: l’elisir di lunga vita è racchiuso nella pianta del Noni. Per rinforzare le difese e affrontare l’inverno con straordinario vigore

Da tempo provoca grande entusiasmo nell’industria del benessere naturale e il suo segreto è racchiuso in un frutto che arriva da molto lontano, dall’area del Pacifico meridionale. Si chiama Noni o, se preferite, Morinda Citrifolia. Per migliaia di anni i guaritori di quelle terre hanno fatto uso di foglie, radici, cortecce, fiori e frutti della “pianta sacra” per preparare rimedi efficaci a decine e decine di problemi di salute. In Occidente, le prime ricerche sui benefici che apporta questa pianta straordinaria risalgono agli anni ’50.

Oggi, la scienza è in grado di confermare ciò di cui la tradizione erboristica delle isole della Polinesia era già a conoscenza da migliaia di anni: il Noni è un dono della natura degno della nostra più grande attenzione.

Il Noni contiene oltre 150 nutrienti come vitamine, minerali, enzimi, oligoelementi e alcaloidi benefici, oltre all’intero spettro degli aminoacidi che rende tutti i prodotti che ne derivano una completa fonte proteica. Per questo, è considerato uno dei migliori integratori alimentari reperibili sul mercato internazionale.

Il suo funzionamento passa attraverso l’attivazione della xeronina, una sostanza prodotta naturalmente al nostro interno che fornisce una struttura alle proteine, processo essenziale per la vita, e stimola la ghiandola pineale, responsabile di numerose funzioni dell’organismo e di due dei principali ormoni del sistema nervoso: Serotonina e Melatonina.

La xeronina assume dunque un ruolo fondamentale affinché tutte le cellule del corpo funzionino correttamente, consentendo alle proteine di eseguire i loro compiti.

I benefici che il Noni apporta sono davvero importanti: rinforza il sistema immunitario, attiva gli “ormoni del benessere”, allevia il dolore nelle sue varie manifestazioni, migliora la qualità del sonno, regola la pressione arteriosa, incrementa l’energia fisica e la lucidità mentale, riduce stress e affaticamento. Non solo: rigenera le cellule e fornisce al nostro corpo gli antiossidanti utili per combattere l’invecchiamento e i radicali liberi. E’ infine utile al raggiungimento di una migliore forma fisica, perché drena i liquidi in eccesso.

Insomma, il Noni è un ottimo tonico per il corpo e per la mente: una fonte di giovinezza, benessere e buonumore tutta naturale. Attenzione però: non è una medicina e non guarisce. Semplicemente, nutre l’organismo affinché possa difendersi da solo, donandogli tante sostanze preziose per la sua salute. Il tutto, in armonia con i suoi ritmi fisiologici.

Il succo di Noni fermentato è una vera innovazione: un prodotto di qualità superiore, puro al 100%, non rigenerato da polveri e senza l’aggiunta di acqua. E’ ottenuto da frutti che nascono e crescono in coltivazioni biologiche accuratamente selezionate nelle zone pantropicali, in terreni non contaminati e dove il clima è più adatto per garantire la loro prosperità.

Dai frutti di Noni fermentati naturalmente in grandi cisterne esposte alla luce solare diretta per ben 8 settimane, si ricava un succo denso, dall’aroma intenso.
Il processo di fermentazione consente al succo di autopreservarsi senza l’aggiunta di conservanti, ne migliora le caratteristiche organolettiche e permette di evitare il dannoso processo di pastorizzazione, che rischierebbe di deteriorare i principi attivi

Il succo Di NONI fermentato accentua tre fondamentali attività: 
• combatte i radicali liberi
• stimola il benessere psicofisica
• potenzia il sistema immunitaria

Questo prezioso succo è un vero elisir di benessere psicofisico. Viene custodito in una bottiglia ambrata e schermante, che preserva integro il prodotto, al riparo dalla luce solare.

 

 

Il colostro favorisce la funzione immunitaria naturale e ci rende capaci di reagire agli effetti dannosi degli agenti inquinanti e degli allergeni quando entriamo in contatto con essi. 

Molto si è discusso e molte discussioni sono ancora in corso sulla efficacia dei vaccini anti-influenzali anche se il loro utilizzo è ampiamente diffuso e raccomandato. Molti gruppi di soggetti non hanno alcun beneficio documentato scientificamente dall’uso dei vaccini.

Molti sono gli studi eseguiti per stabilire l’efficacia ed il livello di protezione dalle infezioni di tipo influenzale da parte dei vaccini ma manca tuttora una solida evidenza sulla loro efficacia anche considerando il costo di questi prodotti. Il problema della vaccinazione è tuttora controverso e possono essere presenti effetti collaterali conosciuti. Inoltre, teoricamente è possibile avere effetti a distanza determinati da altri elementi che non siano conosciuti attualmente (ad esempio frazioni virali o altri fattori non conosciuti).

Il colostro, in genere, risulta efficace nello stimolare e modulare la risposta immunitaria e mantenere uno stato di buona salute, inoltre non presenta effetti collaterali.

Lo scopo del nostro studio è stato quello di valutare l’efficacia dell’uso del colostro orale nella prevenzione delle malattie influenzali legate alla stagione invernale, in paragone con il vaccino anti-influenzale e considerando anche un gruppo di soggetti, senza profilassi, come riferimento.

Risultati
Nei soggetti trattati con colostro il numero medio di episodi per individuo, in 2 mesi (0,335; range 0-3) è stato inferiore sia a quello registrato in soggetti non trattati (è stato il 25% di quelli registrati nel gruppo non trattamento; P<0.05) che a quello relativo ai trattati con il solo vaccino (nei soggetti che hanno usato il colostro gli episodi sono stati il 30% rispetto a quelli vaccinati ma senza colostro; P<0.05).

La differenza è significativa (P<0.05) sia considerando il follow-up a 2 mesi che quello a 3 mesi. Il numero di giorni di malessere è stato circa 3 volte superiore nei soggetti non trattati con colostro ed in quelli vaccinati ma senza colostro.

I costi rilevabili in base ai giorni persi di lavoro, al trattamento necessario in caso di influenza ed alle eventuali complicanze hanno seguito lo stesso andamento. Nei soggetti trattati con colostro il costo dovuto ai giorni ed agli episodi di malessere è stato circa il 30% di quello osservato nei gruppi che non hanno usato il colostro.

Se si considerano anche i giorni di ricovero (osservati solo nei soggetti non trattati con colostro), susseguenti a complicanze broncopolmonari, la differenza tra costi diventa veramente rilevante (P<0.05).

Conclusioni
In conclusione il colostro è almeno 3 volte più efficace e cost-effective della vaccinazione (NdR: che e’ assolutamente NOCIVA perche’ altera la flora, enzimi, pH e mucosa intestinale ) nel prevenire episodi influenzali,

Ricordarsi che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.

Estratto da: Gazzetta Medica Italiana – Archivio per le Scienze Mediche, 2005, Vol.164, N. 3.

L’Argento colloidale è segnalato per essere utilizzato come trattamento per le ustioni, fra gli impieghi di l’argento colloidale può essere applicato su molte infezioni comuni come occhi e infezioni dell’orecchio. I vantaggi dell’ argento colloidale  sul nostro corpo è immenso! Orecchio, naso, gola, infezioni del tratto vaginale, rettale, e delle vie urinarie. L’Ulcera del piede diabetico può essere affrontata con rimedi naturali, è stato prescritto come un trattamento per i disturbi riproduttivi nelle donne e per il sistema circolatorio.

MODI D’USO DELL’ARGENTO COLLOIDALE ATOM

  1. Si può spruzzare su ustioni per prevenire le infezioni e promuovere una rapida guarigione senza lasciare cicatrici. Si può anche spruzzare o tamponare sulla tigna, foruncoli, piaghe, herpes, verruche e per una più rapida guarigione.
  2. Se hai problemi bronchiali o polmonite, si può mettere un po’ d’argento colloidale in un nebulizzatore o aerosol e inalare per raggiungere direttamente la tua zona bronchiale e/o polmonare.
  3. Piccole quantità prese ogni giorno come tonico darà quello che alcuni chiamano un secondo sistema immunitario per difendersi da germi batteri e raffreddori. Facile e poco costoso.
  4. Gocce d’argento colloidale possono essere usate per le infezioni dell’orecchio senza effetti collaterali nocivi.
  5. Viene usato per le infezioni oculari e nasali.
  6. Può essere iniettato analmente con un bulbo clistere per ripulire il colon. Vedi anche accessori per orifizi .
  7. Può essere applicato localmente per le infezioni vaginali, lievito mughetto orale (infezione del lievito). Utile per prurito cronico.
  8. L’argento colloidale può essere utilizzato da donne in gravidanza aiutare lo sviluppo del feto e facilitare il parto.
  9. Può essere preso subito con l’inizio di un raffreddore o influenza, bronchite per guarire rapidamente senza danneggiare i batteri benefici. Gli antibiotici uccidono i batteri buoni e cattivi.
  10. L’argento colloidale può essere utilizzato con successo per infezioni da MRSA. La MRSA (Staphylococcus aureus resistente alla meticillina) è una infezione da stafilococco, che può essere fatale ed è ora resistente agli antibiotici. Di solito si verifica durante la degenza in ospedale, ma è diventato dilagante anche al di fuori.
  11. Un certo successo con l’argento colloidale si ha avuto con imalati di AIDS. Si aggiunge un livello di immunità ulteriore necessaria a distrugge gli agenti patogeni esistenti.

UN RIMEDIO NATURALE POTENTISSIMO:

L’Argento è stato segnalato per essere un trattamento contro l’HIV e anche con complicanze infettive di AIDS, come pochi è un trattamento preventivo e alternativo per HIV – AIDS. L’Argento colloidale è stato segnalato per essere usato come un rimedio per le allergie, foruncoli, ulcere, lesioni, disfunzioni della tiroide, malattie infantili, e parassiti, ingrossamento della prostata, verruche, infezioni della vescica, e le infezioni dell’orecchio interno ed è stato anche riportato agli atti come rigeneratore del tessuto e puo’ aiutare contro i morsi di serpente a sonagli.

ARGENTO COLLOIDALE DISINFETTANTE BASE:

Argento colloidale basato con disinfettanti può essere utilizzato per scopi di disinfezione e per serbatoi di acqua, piscine, acquari, bagni di acqua, pozzi e le loro fonti; può essere usato per sterilizzazione ambienti attrezzature, materiali, mobili di, ventilazione e aria condizionata sistemi, pavimenti e pareti di privati e usato negli edifici come per gli ospedali, i comuni, fabbriche, scuole, ecc.; usato negli alimenti, bevande, produzione di mangimi, trasporto, movimentazione, tubazioni, magazzinaggio e consumo di business; attrezzature, contenitori, pentole, pareti e pavimenti in case di pollame e per acqua potabile.

PATALOGIE TRATTATE:

Questa è una lista parziale di 680 patologie in cui si ha  dimostrato un miglioramento clinico: Acne, Acne, bacilli del carbonchio, oro per l’artrite, AG per piede d’atleta, avvelenamento del sangue, infezioni della vescica, la peste bubbonica, parassiti del sangue, cancro, Candida ( Lievito infezione), colera, affaticamento cronico, colite, congiuntivite, cistite, dermatite, diabete, dissenteria, eczema,, gastrite, gonorrea, epatite, herpes virus, febbre da fieno, impetigine, influenza, lebbra, leucemia, lupus, malattia di Lyme, la malaria , Meningite, nevrastenia, polmonite, pleurite, psoriasi, reumatismi, tigna, scarlattina, seborrea, setticemia, herpes zoster, il cancro della pelle, infezione da stafilococco, l’influenza H5N1 Influenza aviaria stomaco, Strep, sifilide, tonsillite, tossiemia, piede Trench, tracoma, tubercolosi , pertosse.  È stato anche segnalato per essere utilizzato per tutti gli attacchi batteriche, fungine e virali sulle piante.

INFEZIONI ABBATUTE NATURALMENTE:

Ha funzione antibatterica, antifungina uccidendo o rallentando lo sviluppo del microorganismo. Efficace contro Escherichia coli (Escherichia coli), lo stafilococco, lo streptococco, il  Chlamydia, la neisseria gonorrea, il Candida albicans, il tinea e molto altro. Inoltre noto per essere efficace nell’infezione vaginale (tordo della vagina), infezione della pelle (acne, eczema, chiazze cutanee), candidosi orale, piede di atleta, infezione del tinea, infezione dell’ occhio, gastroenterite, infezioni bronchiali, infezioni dell’ apparato urinario, febbre tifoide ed altre infezioni e malattie infettive possibili. La soluzione d’argento della Free Water inattiva tutti i batteri e la maggior parte dei virus, funghi ed altri agenti patogeni singolo-celled ostruendo la loro capacità di trasferire l’ossigeno nella cellula, che provoca la loro morte. Le cellule umane tuttavia hanno un rivestimento interamente differente sulle loro cellule, una parete chimicamente resistente e conseguentemente la soluzione d’argento non ha effetto nocivo.

L’argento colloidale è un rimedio universale e pressoché privo di effetti collaterali in generale, per depurare l’organismo. In molte pubblicazioni si è dimostrato che agisce contro i batteri (per esempio stafilococchi e streptococchi), i virus e i funghi (per esempio il saccaromiceti Candida albicans). Aiuta nelle ustioni della pelle. In pratica protegge l’organismo dalle aggressioni esterne. L’impiego dell’argento colloidale è stato sperimentato in varie malattie, fra cui numerosi disturbi agli occhi, alle vie respiratorie, alla pelle, all’apparato locomotore e al sistema nervoso. Se si pensa che un antibiotico (farmaco contro le infezioni batteriche) o un antimicotico (farmaco contro le micosi) ad ampio spettro è sempre in grado di uccidere solo una parte degli agenti patogeni e può facilmente dare origine a resistenze, l’uso dell’argento rappresenta un enorme vantaggio. Un antibiotico agisce solo contro una piccola quantità di agenti patogeni diversi e mai contro i virus. Inoltre l’argento colloidale è praticamente privo di effetti collaterali, mentre le sostanze chimiche ne possono avere molti e anche gravi.
Conosciuto come un potente antibiotico e antivirale, l’argento colloidale agisce su un ampio spettro di disturbi:

  • Occhi: oftalmia, blefarite, congiuntivite, cheratite.
  • Sistema respiratorio: influenza, polmonite, rinite, tubercolosi.
  • Cute: acne, dermatite, lupus, cancro, herpes simplex, herpes zoster, psoriasi, acne rosacea, orticaria.
  • Sistema nervoso: meningite, morbo di Ménière, nevrastenia.
  • Sistema digestivo: diarrea, gastrite, emorroidi.
  • Apparato motorio: artrite, reumatismi malattie.
  • Varie: diabete, ulcera, malaria, polio, tetano, tifo.

DESCRIZIONE

L’Argento colloidale funziona davvero. Provato da analisi documentate in riviste americane medicinali già nel 1914. A causa della produzione di antibiotici moderni in media dal 1940, è stato sostituito e tranquillamente accantonato. Perché i Minerali di dimensioni atomiche sono essenziali:

Si ritiene che i virus e batteri in realtà possano esaurire il corpo umano , dalle tracce di minerali metallici, nobili. Poiché il corpo umano è composto di quasi ogni elemento minerale che è sulla terra, la perdita o l’esaurimento di questi minerali può causare uno squilibrio che può influenzare veramente ogni funzione del nostro corpo per la maggior parte della nostra vita.

Fatta eccezione per alcune scoperte brevi metà degli anni 1980, la scienza ha trascurato gli studi sui metalli nobili presenti nel corpo umano.

Ora vedremo di seguito , come la perdita dei Metalli Nobili del corpo può interessarci, ad esempio: Quanto è veloce l’età? come la salute può essere ripristinata attraverso l’uso di tracce di metalli nobili,(vedi i colloidali ). I virus e i batteri divorano tracce di metalli nobili presenti nel nostro organismo è influenzano ,in maniera vistosa il corpo è il suo corretto  funzionamento, che può perdere progressivamente la capacità di rigenerare le cellule, ciò comporta radicali liberi è un invecchiamento precoce.

Come spiegato in precedenza dalla ditta Scientist in Giappone. Tali scienziati hanno cercato di determinare quali sono i reali antiossidanti , presenti nella frutta e verdura che consumiamo. Poiché tutti parlano di antiossidanti, ma nessuno spiega davvero quello che è un antiossidante, è questi professionisti, hanno stabilito che i veri antiossidanti sono niente di meno che le tracce di metal-minerali più preziosi nobili: oro, platino, iridio, rodio, rutenio, argento.

Che cosa significa tutto questo? Significa che i metalli nobili , sono il vero segreto per vivere una vita salutare , naturale è lunga , l’assenza dal corpo di questi elementi nobili , aumenta il deterioramento e il proliferarsi di radicali liberi. Il segreto Anti-Aging, per aumentare l’efficienza del sistema immunitario e per neutralizzare i radicali liberi che causano la proliferarsi di malattie tra cui anche il cancro, è reintegrare nel nostro organismo quei metalli nobili che in passato assumevamo dalle verdure e dalla frutta ,ormai quasi privi di tali tracce di metalminerali in atomi.

Noi offriamo il miglior prodotto mondiale High Grade, alto PPM, argento colloidale sicuro, Oro Argento e altri Prodotti mineralmetallici nobili colloidali, per la reintegrazione e rigenerazione del corpo umano.

Perché i nostri prodotti funzionano e altri no?

La risposta è davvero SEMPLICE:

Le dimensioni del virus possono variare da 5 a 300 nanometri di dimensione, un singolo atomo sarà circa 1.250.000 volte più piccolo di un virus da 5 nm, ciò significa che un atomo è 75 milioni di volte più piccolo di un virus da 300 nanometri, penetrare un virus cosi è molto più facile di tutti i prodotti a nano particelle che troverete in vendita sul mercato.
Le nano particelle sono state segnalate per essere misurate nell’intervallo da 5 fino a 200 nanometri. una particella nanometro 5 è uguale a 0,005 micron.
È ovvio che se le nano particelle sono della stessa dimensione di un virus, sarà molto difficile penetrare il virus, batteri o parassiti. I nostri colloidi PPM LAB elevati sono testati e certificati per contenere gli elementi che ci dicono di avere! Virus resistenti, Parassiti e Batteri, possono mangiare i minerali metallici nobili , presenti nel nostro organismo, è sono stati segnalati per aver sviluppato l’immunità agli antibiotici moderni. Pertanto, essi devono essere trattati a livello atomico. Per anni la medicina tradizionale ha utilizzato nano particelle per attaccare virus e batteri, ma la dimensione delle particelle è semplicemente troppo grande per penetrare efficacemente in alcuni tipi di virus o batteri silenziosi che danneggiano anche in maniera grave il nostro organismo.

Dimensioni atomiche di minerali traccia:

Gli atomi sono stati segnalati per avere dimensioni che vanno da un minimo di 250.000 volte a più di 75 milioni di volte più piccoli di una nano particella è non riflettono la luce,  assolutamente il miglior prodotto sul mercato.

I NOSTRI PRODOTTI SUPERANO QUALSIASI PROVA

  • I nostri colloidi sono chiari come l’acqua.
  • Da non confondere con ioni d’argento.
  • – Massimo supporto sistema immunitario.
  • – Produzione : no elettrolisi . (metodo naturale segreto )
  • – ingredienti : acqua bi-distillata e argento 999, metal minerale puro.
  • Le Particelle di dimensioni atomi sono tracce di minerali veri, il che significa meno argento necessario per ottenere il prodotto finito. Biodisponibilità 100%, facile da assimilare e facile da espellere una volta che gli attributi nutrizionali dei minerali vengono assorbiti. Alta gradazione di ppm in particelle di dimensioni Atom significa una maggiore penetrazione Free Radical. Pensate a come un effetto di attacco in massa su tali virus e batteri. Tracce di minerali di dimensioni Atom non sono soggetti alle stesse norme e metodi di analisi delle Nano particelle come prodotti, ciò significa che:
  • Essi possono essere esposti a condizioni di calore estremo, senza deterioramento.
  • Essi possono essere esposti ai raggi UV e X o senza danni.
  • Essi possono essere refrigerati e congelati, anche senza danni.Essi possono essere
  • mescolati con altri prodotti, e migliorare il valore nutrizionale, e la conservazione del prodotto.
  • Alcuni prodotti possono essere utilizzati in cucina, come l’oro, rodio e rutenio.
  • I migliori antibiotici naturali sono integratori alimentari della Salute.