È sempre più accreditata l’evidenza scientifica che l’alterazione della flora intestinale provoca non solo problemi digestivi ma anchel’indebolimento del sistema immunitario.  Per molto tempo si è pensato che la parte inferiore dell’intestino, e in particolare il colon, non avesse un ruolo importante nella nutrizione umana. Studi recenti hanno dimostrato che la microflora del colon ha un ruolo vitale per la salute e che, di conseguenza, la funzione dell’intestino potrebbe essere stata sottovalutata. 

L’intestino con i suoi 300 mq di estensione rappresenta il fronte immunitario più importante, contenendo circa l’80% delle cellule immunitarie dell’organismo. IL FATTO CHE IL SISTEMA IMMUNITARIO E L’INTESTINO SONO INTIMAMENTE COLLEGATI È POCO CONOSCIUTO. Eppure parte di questo importantissimo sistema è localizzato proprio sulle pareti dell’intestino, ed è in questa sede (Placche di Peyer) che si formano le immunoglobuline (particelle proteiche aventi proprietà immunologiche). La mucosa dell’intestino è perciò assai importante per assicurare una buona difesa organica, e insieme a lei lo sono il fegato, i reni, le ghiandole, i polmoni e la superficie cutanea.

Riequilibrare la Flora batterica vuol dire:
– prevenire le infezioni intestinali (in presenza di una flora batterica sana i germi non riescono a moltiplicarsi e a diffondersi);
– migliorare il transito digestivo, contribuendo a garantire il perfetto funzionamento del tratto intestinale;
– favorire un processo digestivo corretto, per contrastare alitosi, diarrea, stipsi, meteorismo e dolori addominali da irritazione della mucosa intestinale;
– formazione di molte sostanze vitali per la nostra salute, quali: vitamina K, Bl, B2, B6, B12, acido nicotinico, biotina ed acido folico;
– disintossicare fegato, reni e pelle;
– ridurre i tempi di riscaldamento, maggiore elasticità e resistenza negli sportivi;
– produrre immunoglobine, per rafforzare le difese immunitarie;
– prevenire disturbi al colon, allergie e intolleranze alimentari;
– RALLENTARE IL PROCESSO DI INVECCHIAMENTO DI TUTTO L’ORGANISMO.

Avere un intestino con una flora batterica in perfetto stato di salute può anche aiutare a contrastare: acne, allergie, cattiva circolazione sanguigna, cistiti e vaginiti, colesterolo, dermatite topica, depressioni, difficoltà digestive, intossicazioni anche da metallo, esaurimenti nervosi, gastrite, micosi e candidosi, spossatezza, e reumatismi.

Un colon malato ed intossicato è una causa ancora poco conosciuta dell’INVECCHIAMENTO PRECOCE. Le tossine invadono l’organismo, si diffondono nella pelle, nei denti, negli occhi, nel sistema nervoso, ecc. …, avvelenando diversi tessuti, asfissiando le cellule e provocando così l’invecchiamento di tutto l’organismo.
Irons ha detto: “La vecchiaia incomincia nel colon! Se le persone vogliono ritrovare l’energia e la salute della giovinezza possono farlo facilmente ripulendo il colon e mantenendolo pulito”.

L’uomo da sempre ha avuto la necessità di eliminare le sostanze tossiche ingerite e di prevenire il più possibile i disturbi intestinali.

La fermentazione degli alimenti è stato il mezzo attraverso il quale si è cercato aiuto. Fino a non molti anni fa i medici prescrivevano il normale lievito da cucina e ancora oggi i fermenti lattici vengono usati per produrre bevande a base di cereali e yogurt per la salute intestinale.
Gli acidi lattici e gli enzimi provenienti dalla fermentazione naturale del pane integrale e biologico hanno una maggiore forza di difesa rispetto a qualunque microrganismo.
Gli ingredienti sono semplicissimi e bilanciati secondo una speciale formula: acqua, pane integrale di frumento, segale, avena, derivanti da grani prodotti in modo biologico, pasta acida, sale, il tutto lasciato a fermentare per tre mesi. I fermenti lattici e gli enzimi del pane hanno capacità di sterilizzazione superiore a qualsiasi disinfettante farmacologico a tal punto che venivano (e vengono) usati per la medicazione di ferite, piaghe, escrescenze.

Sono stati sviluppati molti prodotti alimentari in grado di modificare la microflora intestinale e migliorare la salute. Questi prodotti contengono PROBIOTICI (batteri vivi), PREBIOTICI (il nutrimento che serve loro per svilupparsi) e SIMBIOTICI (una combinazione di probiotici e prebiotici). Molti studi clinici hanno dimostrato effetti promettenti. I probiotici (ad esempio specifici batteri dell’acido lattico) sono microrganismi vivi che, assunti in una determinata quantità, favoriscono la salute del soggetto al di là della normale alimentazione.

La DISBIOSI intestinale: è un’alterazione della flora batterica che può essere diagnosticata anche attraverso il Disbiosi Test, una semplice analisi delle urine, consentendo quindi l’eliminazione di fastidiosi disturbi della digestione. Tale patologia si cela dietro alcuni sintomi precisi: cattiva digestione, gonfiore, stitichezza alternata a dissenteria, cambiamenti dell’umore, disturbi del sonno, candidosi vaginale.

Le cause della disbiosi intestinale sono legate solitamente allo stile di vita:
– Alimentazione poco equilibrata
– Ritmi lavorativi stressanti
– Mancanza di attività fisica
– Utilizzo di farmaci specifici (antibiotici, lassativi, anticoncezionali, ma e sopra tutto Vaccini)

Una dieta poco equilibrata, caratterizzata dall’assunzione di alimenti ricorrenti e dalla rapidità con cui li si assume, è dannosa per l’intestino ed impedisce all’organismo di ottenere il giusto apporto calorico e nutritivo. L’alimentazione scorretta è in genere affiancata da uno stile di vita irregolare che altera il ritmo sonno-veglia con inevitabili ripercussioni negative sull’intestino.

La disbiosi può essere causata anche dallo stress generato da un’attività lavorativa intensa, dagli impegni pressanti e dalle responsabilità quotidiane. Lo stress professionale lascia ben poco tempo allo svolgimento di attività fisica e ciò crea una condizione di affaticamento e nervosismo nell’organismo. Un’ulteriore causa è costituita dall’assunzione di farmaci quali antibiotici, antinfiammatori, antinfluenzali, antidepressivi, anticoncezionali e ansiolitici che agiscono sui sintomi della malattia ma anche sulla flora batterica, danneggiandola. Infine, anche metalli pesanti quali alluminio, mercurio (che sono contenuti nei vaccini) piombo, che possono arrivare nell’intestino attraverso la catena alimentare, possono danneggiare la flora batterica.

In ogni caso, le conseguenze per la flora batterica intestinale sono nocive in quanto perde il proprio ruolo di barriera protettiva dell’organismo facendo aumentare il rischio di proliferazione di funghi e di agenti patogeni nell’intestino e rendendo il fisico più vulnerabile.

L’idrocolonterapia è un trattamento medico che ha dimostrato negli ultimi anni ampie possibilità applicative. La sua efficacia è stata dimostrata nei disturbi funzionali del colon e nella riabilitazione della capacità peristaltica intestinale, così come la sua utilità nella preparazione intestinale sia pre-operatoria che per indagini radiologiche contrastografiche ed endoscopiche.

Pancia gonfia, stitichezza, diarrea, Perche ?
Chissà quante volte ti sei domandato il perché di quella pancia gonfia d’aria, di quella stitichezza e di quella diarrea che ti tormentano senza una precisa diagnosi. E’ il momento di conoscere l’attività della mucosa del digerente e in particolare di quella flora e di quei bacilli di cui tanto si parla e che ogni giorno vengono reclamizzati negli yogurt che trovi al supermercato.

Gli ecosistemi del nostro organismo
Sulla pelle, sulla vagina e nell’intestino sono presenti delle strutture chiamate ecosistemi microbici che non solo svolgono la funzione di prima barriera contro le infezioni, ma anche di organizzazione di equilibrio e di benessere.
La flora intestinale fisiologica è in simbiosi con l’organismo. Questa simbiosi, da cui traggono vantaggio sia l’organismo che la microflora, viene definita eubiosi. Allorché viene alterato l’equilibrio con la predominanza dei germi patogeni, si ha la cosiddetta disbiosi intestinale.
Ricordarsi che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.

I bacilli intestinali e l’equilibrio nell’apparato digerente
Una notevole quantità di microrganismi (se ne possono identificare oltre 100 diverse specie) è concentrata a livello dell’apparato gastro-intestinale ed è una componente integrante del corpo umano. Al fine di svolgere le sue funzioni metaboliche, l’apparato digerente e in particolare il tubo gastrointestinale, ha infatti bisogno che siano presenti e in stato ottimale non solo le sue strutture anatomiche ma anche quei germi batterici chiamati microflora intestinale, che colonizzando la mucosa favoriscono i processi di transito, di assorbimento e di trasporto.

La microflora intestinale raggiunge una quota di 10’°-10’3 microrganismi per grammo di feci (peso secco), ma l’aspetto più eclatante è che il numero totale di microrganismi presenti nell’intestino è circa uguale al numero di cellule che costituiscono il corpo umano (10’2 batteri per cm2 di intestino)

Le diverse specie di bacilli intestinali

La microflora intestinale si divide in:
– Organismi residenti o saprofiti che facilitano e presiedono alla digestione
– Organismi patogeni che ostacolano i processi metabolici e producono danni
– Gli aerobi richiedono, al contrario degli anaerobi, la presenza di ossigeno

In condizioni normali la microflora è rappresentata principalmente da batteroidi, bifidobatteri, clostridi, enterobatteri, enterococchi, lattobacilli e stafilococchi. I batteroidi e i bifidobatteri sono i principali microrganismi anaerobi, mentre l’Escherichia coli, gli enterococchi e i lattobacilli sono i principali microrganismi aerobi.

Nell’intestino oltre ai germi batterici, troviamo i virus (anche se la loro presenza in individui sani non è stata ancora sufficientemente documentata) i miceti (lieviti e funghi filamentosi) e una grande varietà di protozoi.
La qualità e la distribuzione di questi microbi può variare da un individuo all’altro. Nell’intestino di individui sani i batteri anaerobi sono predominanti, anche se la loro distribuzione è in relazione all’età dell’individuo, alle abitudini alimentari e igienico-sanitarie. (NdR: occorre quindi che si mantengano i giusti rapporti fra le varie parti della flora – batteri, lievi, funghi – affinche’ la perftetta salute (P.S.) sia sempre presente.
Le condizioni per la sopravvivenza della micro flora fisiologica. La microflora ha caratteristiche differenti nei vari tratti dell’apparato gastro intestinale: la sua entità e composizione viene influenzata da numerosi elementi locali.

I principali fattori in grado di condizionare in termini sia quantitativi che qualitativi la popolazione microbica sono:
– la quantità di ossigeno che diminuisce progredendo dallo stomaco all’ultimo tratto dell’intestino,
– il pH del tratto intestinale
– i fattori meccanici, come la peristalsi

La micro flora nello stomaco 
L’ambiente dello stomaco presenta un pH acido e un’ottima presenza di ossigeno; tali caratteristiche rendono difficile la sopravvivenza e la crescita di microrganismi patogeni. La flora gastrica è infatti quantitativamente molto scarsa e in certi casi il contenuto dello stomaco è addirittura sterile. I germi presenti in ambiente gastrico sono di solito aerobi. Gli anaerobi sono di rarissimo riscontro e frequentemente sono segno della presenza di uno stato patologico. Nella piena fisiologia e salute è possibile trovare Lactobacillus acidophilus e lieviti.

La micro flora nell’Intestino
In termini quantitativi, la carica microbica totale aumenta progressivamente dallo stomaco all’intestino crasso mentre, in termini qualitativi, i germi aerobi o facoltativi diminuiscono passando dall’ambiente gastrico a quello intestinale. Nella popolazione microbica del tratto più distale del canale digerente, la anaerobiosi è praticamente costante.

Nell’intestino la microflora è soggetta a diversi meccanismi di regolazione che la mantengono costantemente in equilibrio. Tali meccanismi intervengono tra microrganismo e microrganismo, ma anche tra microrganismo e ospite. In primo luogo la flora batterica saprofita esercita una specie di autoregolazione nell’ambito sia della loro stessa specie sia di altre.

L’attivita’ di difesa da parte della micro flora 
I germi presenti nel tubo digerente sono in grado di produrre batteriocine, sostanze antibatteriche che agiscono nei confronti della stessa specie di batteri che le produce. Altre sostanze di produzione batterica sono gli antibiotici naturali, che agiscono nei confronti di specie diverse da quella del produttore. La microflora intestinale viene aggredita quotidianamente da microrganismi patogeni che giungono dall’ambiente esterno. Essi normalmente non riescono a esplicare il loro potenziale patogeno, in quanto non riescono a trovare uno spazio vitale per la loro moltiplicazione, grazie soprattutto alla produzione di sostanze ad attività antibatterica da parte dei microrganismi residenti.

L’intestino è il luogo di azione delle difese immunitarie sia in forma organizzata nelle placche del Peyer, nell’ultima parte del tenue, sia diffusa tra le cellule epiteliali e nella lamina propria. L’attività di questo sistema di difesa viene modulata dal tipo di microflora presente.

L’intestino viene attualmente considerato come il più importante organo immunitario, contenendo circa il 40% di tutte le cellule immunitarie del corpo umano. È stato recentemente dimostrato,che ratti “germ free” (cioè pri vati della flora intestinale), rispetto ad animali normali presentano, oltre ad alterazioni morfologiche dei villi e della mucosa intestinale, anche la ridu zione dello spessore della parete muscolare e quindi dell’attività motoria, con follicoli linfoidi appena accennati, costituiti dal solo tessuto ger minale. È stato anche dimostrato che la somministrazione di lat tobacilli in animali da esperimento è in grado di far aumentare la pro duzione degli anticorpi, inclusa la produzione di Ig A, ed il rilascio di citochine ed interleuchine particolarmente attive nelle difese immunitarie.

Il tessuto intestinale linforeticolare contiene tutti gli elementi cellulari in grado di elaborare una risposta immunitaria completa e cioè:
– le cellule presentanti l’antigene
– i linfociti T helper,
– i linfociti T soppresso
– i linfociti T citotossic
– i linfociti B produttori, tra l’altro, delle Immunoglobuline A secretorie che costituiscono un sorta di film protettivo presente nella mucosa intestinale: una sorta di vernice antisettica che contribuisce alla regolazione dell’assorbimento di antigeni, di tossine batteriche e non, di pollini, etc.

L’attivita’ trofica della micro flora
– la produzione di enzimi, la motilità, la modulazione del pH o equilibrio acido-base
La cosiddetta funzione trofica della microflora intestinale consiste nella regolazione de:
– il metabolismo delle sostanze che provengono dall’esterno attraverso un’attività degli enzimi
– il mantenimento della morfologia e della motilità fisiologica del tubo
– la composizione e il volume dei gas intestinal
– la composizione e le caratteristiche del materiale fecale
– l’equilibrio acido-base all’interno del tratto mediante la regolazione del pH
– la sintesi delle vitamine (specie la K e la B12)
– l’assorbimento degli acidi biliari e degli ormoni steroidei
– il metabolismo dei farmaci (NdR o perlomeno il tentativo)

I Principali sintomi della disbiosi
Quando la microflora intestinale subisce un’alterazione si parla di DISBIOSI, una specie di rottura dell’equilibrio dell’eco sistema microbico, con un’eccedenza dei germi patogeni. Si avvera, così, una sofferenza estesa che genera quei sintomi che ne sono l’iniziale spia:

– un eccesso di gas con gonfiore e flatulenza
– un ritardo del transito fecale con spasmi addominali
– un eccessivo assorbimento di acqua con conseguente stitichezza
– un diminuito assorbimento di acqua e sali con diarre

Le principali cause della disbiosi

CAUSE ALIMENTARI: abuso di alcol e di carne; diete carenti di fibre; scarso consumo di vegetali; obesità; scarsa assunzione di latticini etc
CAUSE JATROGENE: abuso di antibiotici, sulfamidici, corticosteroidi, pillola anticoncezionale assunta per lungo periodo, eccesso di lassativi, ecc.
CAUSE INQUINANTI: coloranti alimentari; conservanti, pesticidi; ormo ni steroidei alimentari, ecc.
CAUSE PATOLOGICHE: epatopatie, colangiopatie, pancreatiti croniche, gravi infezioni intestinali (tifo, ameba, ossiuri etc), fistole; parassitosi, interventi chirurgici, le intossicazioni da metalli pesanti (piombo, cadmio, mercurio)
CAUSE NEUROGENE: traumi psichici e stress prolungato che agiscono attraverso meccanismi immunologici ed endocrini.
CAUSE PEDIATRICHE: la cd a causa dell’immaturità dei meccanismi immunitari, la lentezza della motilità intestinale, la bassa acidità gastrica

Le principali conseguenze della disbiosi
Quando il sistema ecobiologico dell’intestino viene per lungo tempo sottoposto ad alterazione del suo equilibrio (NdR: giusti rapporti della flora), conseguono veri danni locali e sistemici. Ecco le principali:

PATOLOGIE LOCALI: le coliti croniche; il morbo di Crohn e la colite ulcerosa; le poliposi intestinali;
le diverticolosi, le neoformazioni tumorali.
PATOLOGIE EPATICHE: l’insufficienza epatica e la cirrosi fino all’ ipertensione portale.
PATOLOGIE DISMETABOLICHE: il diabete mellito
PATOLOGIE IMMUNITARIE: le allergie e le intolleranze alimentari; i disturbi reumatico-simili.
PATOLOGIE PSICOSOMATICHE: gli stati depressivi.
PATOLOGIE CIRCOLATORIE: le insufficienze venose agli arti inferiori; le sindromi emorroidarie; l’aterosclerosi e l’ipertensione arteriosa conseguente

In particolare
Le infezioni estese all’apparato uro-genitale
I processi putrefattivi del colon comportano, per un’aumentata attività metabolica dei batteri colici, un’esaltazione dei processi enzimatici che convertono gli acidi biliari primari in secondari; questi agiscono come fattori di produzione dei tumori del colon. I batteri colici possono coinvolgere i tessuti dell’apparato uro-genitale con prostatiti, uretriti e vulvo-vaginiti.

La cattiva digestione
La comparsa di intolleranze e allergie intestinali multiple è dovuta all’aumentata penetrazione e al riassorbimento di macromolecole con insufficiente attività dei linfociti T suppressor intraepiteliali. Una volta instaurate, le intolleranze alimentari provocano un sovraccarico del metabolismo epatico che, a sua volta, favorisce la riproduzione all’interno dell’intestino di germi patogeni come il Proteus e i clostridi. §

La formazione, da parte del metabolismo batterico e il successivo riassorbimento di sostanze endotossiche, come il fenolo, la cadaverina, l’agamantina, l’indolo, l’ammoniaca, etc. (finora sono state identificate 22 sostanze endotossiche) danneggia fegato e pancreas, con cattiva digestione degli alimenti e riproposizione del circolo vizioso della disbiosi.

La stanchezza cronica, il cattivo umore, il dolore addominale
Il cosiddetto circolo epato-encefalico (una specie di asse tra fegato e sistema nervoso centrale) contribuisce alle alterazioni della sfera neuropsichica. La conseguenza sarà il cattivo umore, la stanchezza cronica, il dolore addominale diffuso che insorgono senza vere cause organiche.

La candidosi cronica
L’alterazione del metabolismo delle vitamine (ipovitaminosi generalizzata) compresa la biotina, ha grande importanza nello sviluppo di una candidosi cronica. Nel 97% degli individui la Candida albicans è presente nel tratto intestinale in forma di spora. Errori alimentari, farmaci, disbiosi e immunodepressione determinano la trasformazione del lievito dalla forma di spora a quella vegetativa. Si ha quindi la formazione di metaboliti tossici (tra cui la formaldeide) con disturbi della sfera neuropsichica, la colonizzazione della mucosa intestinale e delle mucose degli organi vicini (vagina, vescica e uretra). Il micete può anche passare nel circolo sanguigno.

La diagnosi per la disbiosi intestinale
Anamnesi: i farmaci assunti di recente, la dieta alimentare, il fumo, l’ambiente di lavoro, lo stile di vita etc..

Sintomi: flatulenza, diarrea, gengivite cronica. Gastrite cronica.
Dati di laboratorio: alterazioni delle transaminasi e delle alfa-amilasi, la coprocoltura, il pH delle feci (in caso di flora intestinale normale il pH dell’intestino crasso corrisponde a un valore compreso tra 5.5 e 6.0 dall’infanzia fino all’età adulta. Valori superiori a pH 6.0 sono già sospetti); la prova dell’indolo nelle urine (nelle urine si trovano normalmente piccole quantità di indolo pari a 4-20 mg nelle 24 ore). In caso di disbiosi intestinale grave nelle urine è presente lo scatolo.

Kinesiologia: utilizzando i punti MO del colon e del piccolo intestino sulla parete addominale oppure utilizzando le fiale test del sistema VEGA scatolo e indolo.
Bioelettronica: con l’EAV e con il VEGA-test.

La terapia per la disbiosi intestinale: I fermenti o i batteri lattici
La prima misura da adottare in un paziente con disbiosi è il cambiamento delle sue abitudini alimentari. Ad esso vengono associate le terapie drenanti e disintossicanti. Importante è l’assunzione dei bioterapici, meglio conosciuti con il termine di “fermenti lattici” o batteri lattici.
I batteri lattici, come già detto, comprendono quella specie di habitat intestinale che protegge e promuove il processo digestivo. I batteri lattici, sulla base di recenti acquisizioni, si distribuiscono nei seguenti generi: lactobacillus, lactococcus, streptococcus, leuconostococcus, pediococcus. (NdR: oltre agli enzimi vegetali)

La storia dei fermenti lattici
L’uomo è da sempre, in stretta relazione con i batteri lattici. La documentazioni di antiche civiltà, quali la assiro-babilonese, l’egizia, l’araba, la persiana e l’indiana, testimoniano l’uso di latti fermentati con significato terapeutico.
La loro popolarità giunge in occidente all’inizio del 900 quando il microbiologo russo Metchnikoff, premio Nobel 1908, mette in relazione la longevità delle popolazioni balcaniche con il largo consumo dei prodotti fermentati: yogurt, koumis kefir, mazum e dahi. Ai giorni nostri è ormai dimostrato che i batteri lattici svolgono il ruolo di attivazione dell’attività digestiva e di terapia di un eventuale disbiosi. Viene quindi giustificata e promossa la produzione sia lo spazio che i batteri lattici già occupano nella ricerca clinica e nelle preparazioni alimentari.

I principali fermenti lattici

Il Lactobacillus acidophilus è indubbiamente il più usato per il suo effetto probiotico e terapeutico. Grazie al suo effetto antagonista verso specie microbiche dannose per il nostro organismo, contribuisce all’equilibrio dell’ecosistema intestinale, producendo antibiotici altamente attivi verso gram-positivi e gram negativi. In vitro mostra attività contro Pseudomonas aeruginosa, Pseudomonas fluorescens, Proteus vulgaris, Serratia marcescens e Staphylococcus aureus. L’ attività antibiotica è dovuta ad una sostanza chiamata acidofillina e da un’altra sostanza chiamata lactocidina. È stato isolato anche un altro antibiotico attivo verso l’Escherichia coli.

Il Lactobacillus bulgaricus produce tre sostanze antibiotiche che hanno dimostrato attività nei confronti di 15 specie batteriche differenti; dallo Streptococcus thermophilus è stata estratta una sostanza inibente, la nisina, con attività inibente verso streptococchi del gruppo A,B,E,F,G,K,M,N, stafilococchi, micrococchi, pneumococchi, neisseria, alcune specie di bacillus, clostridium, lactobacillus, actinomyces ed erysipelotrix.

I Requisiti dei Fermenti Lattici 
Oltre che attraverso l’assunzione di yogurt, i fermenti lattici possono essere, dunque, assunti mediante una vera terapia con bioterapici.
La somministrazione di fermenti lattici vivi per un periodo protratto può risolvere brillantemente l’intero quadro clinico legato a flatulenza, borborigmi, meteorismo e dolori addominali, tipico di una disbiosi intestinale incombente, con totale risoluzione della sintomatologia e regolarizzazione delle scariche giornaliere.
I fermenti lattici contenuti nel bioterapico devono essere numerosi (la carica batterica iniziale deve essere non inferiore a 200 milioni per cmc), per con sentire a buona parte di essi di superare la barriera acida dello stomaco e di poter quindi colonizzare l’intero tubo digerente.
Devono essere assunti vivi e biochimicamente attivi e per questo la tecnica migliore è la loro liofilizzazione. Nei preparati liofilizzati i germi si trovano in stasi metabolica e la validità è notevolmente superiore a quella dei germi preparati con colture in mezzo liquido o essiccato. Non è assolutamente consigliabile l’uso di bioterapici a base di spore, dal momento che per la caratteristica vita latente, necessitano di un periodo più lungo di attivazione.

I dati elaborati, sono parzialmente tratti da uno studio del Dr.Lamberto De Sanctis e della D.ssa Rosanna D’Alessandro “LA DISBIOSI INTESTINALE” – della OTI Omeo Tossicologici Italia srl. 

Ricordarsi che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.

Nella Disbiosi, vengono inviate sostanze tossiche endoprodotte nell’organismo

Quando flora batterica si altera e i batteri lavorano male (disordine fra i vari ceppi), vengono anche a ridursi gli enzimi e le (IgA) immunoglobuline che sono le basi del sistema immunitario. In tali condizioni i funghi proliferano a dismisura per la mancanza di batteri antagonisti.
Ricordiamo che le immunoglobuline (IgA) fanno parte del sistema immunitario, presente nell’intestino con un numero da 100 alle 200 stazioni linfatiche (placche di Peyer), che rappresentano almeno il 65% del nostro potenziale immunitario.

Quando la flora intestinale non è equilibrata, gli aminoacidi derivati dalle proteine maldigerite, subiscono un processo di decarbossilazione che produce le seguenti amine tossiche:
arginina–> agmatina
cistina e cisteina–> mercaptano
istidina–> istamina
lisina–> cadaverina
ornithina–> putrescina
tirosina–> tiratina
triptofano–> indolo e scatolo

Molte di queste amine sono dei potenti veleni vasocostrittori. Va notato che l’indolo e lo scatolo (metilindolo ) sono responsabili in gran misura del particolare odore delle feci. Questo porta a comprendere perché le feci dei vegetariano non hanno odore o ne hanno uno assai leggero.

Alle amine sopradescritte vanno aggiunte le sostanze tossiche di origine fermentativa (ac. acetico, CO2, acido ossalico ecc)

Nella disbiosi si presenta alterato anche l’equilibrio tra il gruppo di batteri acidofili-bifidi e gli organismi coliformi. Se predominano i batteri coliformi la flora tende dal colon verso il tenue; se predomina il gruppo degli acidofili – bifidi (che sono conosciuti come fermentatori dell’acido lattico), la loro produzione eccessiva di acido cambia il pH intestinale (normalmente da 5,5 – 6, ovvero poco alcalino) ed i batteri coliformi non sono più in grado di funzionare correttamente.

Si è constatato che il 5,82% delle disbiosi sono caratterizzate da alterazioni dell’Escherichia Coli mentre nel restante 54,18% vi è una quasi totale assenza di lattobacilli. (NdR: una delle cause piu’ importanti delle disbiosi, oltre all’alimentazione errata e stress vi sono i Vaccini ed i farmaci di sintesi)

Anche una dieta ricca di grassi può creare seri problemi. Innanzitutto tende a far variare il pH del colon verso una maggiore acidità o basicità, incrementa inoltre la produzione di acidi biliari che vengono convertiti dai batteri intestinali in carcinogeni e cocarcinogeni (Fecapentani e Chetosteroidi); queste sostanze possono stimolare una proliferazione cellulare in senso neoplastico.
Se la flora batterica non viene riportata nelle sue condizioni ottimali, si instaurerà una condizione cronica di malnutrizione cellulare, le tossine non verranno più eliminate e dovranno essere accumulate sia nel mesenchima (tessuto connettivo) che nel parenchima (cellule). Il sangue non potrà più trasportare le sostanze necessarie per la salute organica, e il corpo si ammalerà proponendo una di quelle innumerevoli manifestazioni che vanno sotto il nome di “malattie”. Tratto da: viveremeglio.it

Molto utile e’ anche l’ARGILLA (fango di terra argillosa) mangiata come un “dolce” ogni giorno od ogni 2 o 3 giorni per un certo periodo che in genere varia da soggetto a soggetto, con un minimo di 15 giorni; alle volte e’ necessario assumerla per periodi piu’ lunghi. Fare attenzione che l’argilla puo’ portare stitichezza. L’argilla con il suo potere mineralizzante, cicatrizzante e chelante, fornisce un ottimo ausilio a tutti coloro che si debbono disintossicare dalle sostanze tossiche, aiutando la disinfiammazione e la disintossicazione dell’apparato digerente ed il corpo intero.

Ricordarsi che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo. 

Una particolare forma di assunzione della Papaya è la Papaya fermentata, che potenzia le caratteristiche benefiche di questo frutto e ci aiuta ancora di più a mantenerci in forma, combattendo l’invecchiamento cellulare indotto dai radicali liberi.

La papaya fermentata possiede una notevole attività immunomodulante aumentando la velocità d’azione dei macrofagi. Assumendo la papaya fermentata vengono inoltre attivate le cellule”natural killer” e c’è un incremento della produzione dell’interferone da parte dell’organismo (interferone è la sostanza utilizzata dal nostro organismo per combattere i virus).

La papaya fermentata contiene: papaina, vitamina A, vitamine B1,B2 & B6, vitamina D e vitamina E calcio, magnesio, potassio, rame e zinco;
aminoacidi essenziali: treonina, valina, metionina, lisina, isoleucina, leucina, fenilalanina, triptofano, aminoacidi non essenziali: cisteina, tironsina, prolina, alanina, arginina, histidina, glicina, acido glutammico, glutamina, senna, asparagina, acido aspartico

Tutte sostanze altamente antiossidanti e quindi protettive del sistema immunitario particolarmente sensibile all’azione dei radicali liberi.

La papaya fermentata contiene grandi quantità di enzimi digestivi come la papaina che è un enzima proteolitico che riesce a digerire 300 volte il suo peso in proteine in qualsiasi ambiente di Ph; contiene inoltre enzimi come la lipasi (digestione dei grassi) e amilasi(digestione dei carboidrati).

L’ipocloridria (carenza di acido cloridrico) è molto comune e questo è spesso dovuto all’eccesso di latticini e di dolciumi nella dieta ma anche nell’età avanzata si instaura una situazione di ipocloridria. L’incompleta digestione è causa di disbiosi, alterazione della microflora residente nel tubo digerente con la formazione di dispepsie fermentative e produzione di grande quantità di gas nel lume intestinale e di sostanze tossiche che portano all’infiammazione dell’intestino.

La papaya fermentata per il suo contenuto di enzimi digestivi permette una ottimale digestione riducendo la formazione di antigeni d’origine alimentare di tossine e di fermentazioni disbiotiche allontanando preventivamente svariate forme allergiche e sollecitazione irritative del sistema immunitario.

La migliore assimilazione dei cibi porta ad una ottimizzazione dell’equilibrio sinergico fra flora eubiotica, mucosa e sistema immunitanio associato alle mucose che costituiscono il 70% delle nostre difese immunitarie e questo determina il rinforzo del tutto l’organismo.

La papaya comunica con vivacità al nostro corpo, trasmettendogli le proprie inclinazioni.

Dona energia, grazie all’elevato contenuto di carboidrati di facile assorbimento e alla presenza di sali e vitamine del gruppo B. Il frutto fresco è molto utile per affrontare periodi di stress o superlavoro.
Aiuta la digestione, essendo ricchissima di enzimi proteolitici. Allevia il lavoro del fegato e riduce la produzione di metaboliti, cioè quelle sostanze parzialmente digerite che rallentano il transito intestinale.
Riduce lo stress ossidativo, grazie al suo elevato contenuto in carotenoidi. Significa che è in grado di ridurre e rallentare i processi responsabili dell’invecchiamento causati dai radicali liberi. Sebbene queste proprietà siano riconducibili ad alcuni elementi specifici, è la sua la peculiare composizione a determinare la sinergia che rende la papaya così efficace.

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Diverse ricerche hanno dimostrato che il colostro possiede capacità immunitarie naturali e fattori di crescita che portano l’organismo ad uno stato di omeostasi, uno stato naturale di benessere e buona salute. Il colostro favorisce la funzione immunitaria naturale e ci rende capaci di reagire agli effetti dannosi degli agenti inquinanti e degli allergeni quando entriamo in contatto con essi.

La funzione del colostro è quella di attivare il sistema immunitario, di facilitare la riparazione dei tessuti, di stimolare la produzione di particolari enzimi.

Nel colostro infatti, oltre agli anticorpi (immunoglobuline secretorie IgA), alle cellule immunitarie (macrofagi, neutrofili, linfociti ecc.) e agli importantissimi fattori di crescita epiteliale, sono presenti le prostaglandine (PG) che hanno una importante funzione protettiva nei confronti della mucosa dell’apparato digerente ed intervengono nella liberazione di enzimi e nella regolazione della acidità.

A titolo di esempio della polivalenza del colostro, segnaliamo che grazie a questa azione di riequilibrio immunologico, sovente l’uso terapeutico di una preparazione di Colostro contribuisce anche al ripristino della tolleranza immunologica nel caso di intolleranze alimentari.

In relazione alla sede in cui il colostro viene utilizzato potremo quindi ottenere azioni di diverso genere, che potremmo riassumere nel concetto di aiuto naturale (è un alimento, e non un farmaco) ai processi fisiologici riparativi dei diversi tessuti: mucose digestive, pelle, ferite, ulcere.

Le immunoglobuline contenute nel colostro (A, D, E ,G, M) sono utili per neutralizzare tossine e microbi nel sistema linfatico e circolatorio ( IgG), distruggere batteri (IgM), ed hanno un notevole effetto antivirale (IgE).

La lactofferina è una proteina antivirale, antibatterica, antinfiammatoria, contenuta nel colostro, che ha un effetto terapeutico nei confronti di HIV, cytomegalovirus, herpes, sindrome della fatica cronica, candida albicans, cancro e infezioni. Questa proteina rilascia ferro nei globuli rossi aumentando così l’ossigenazione dei tessuti, privandone i batteri che lo impiegano per la replicazione.

Il colostro contiene inoltre l’ormone PRP, che regola la ghiandola del timo, risultando quindi utile sia per stimolare il sistema immunitario sottotono, sia per diminuirne l’attività nelle malattie autoimmuni, caratterizzate da un’eccessiva reazione immunitaria, che si rivolta contro i tessuti del proprio organismo danneggiandoli (lupus, artrite reumatoide, allergie, sindrome della fatica cronica).

Le citochine trovate nel colostro (Interleuchina 1, 6, 10, Interferone G a Linfochine), sono le più ricercate per realizzare protocolli di cura del cancro, e la capacità anticancro di queste è dovuta alla morte selettiva apoptotica indotta nelle cellule maligne.

Questo, come molti altri integratori, oltre ad essere promettente, è già stato sperimentato con successo, non solo da medici ayurvedici da millenni, ma anche da naturopati e confermato da ricercatori; infatti esiste una grande mole (migliaia) di studi scientifici che ne hanno dimostrato l’efficacia.

EFFETTI
Nella pratica, il colostro ha dato buoni risultati nel trattamento dei disturbi più svariati. In generale si ottiene un miglioramento della salute e del benessere. Spesso anche gli sportivi assumono giornalmente il colostro per favorire la crescita muscolare e migliorare le prestazioni. Proprio gli sportivi riferiscono gli effetti sorprendenti del colostro. Dopo aver interrotto l’assunzione di questo prodotto del latte, infatti, non si sentono più così bene come quanto lo assumevano regolarmente.

In particolare la somministrazione di colostro è di ausilio soprattutto nelle malattie che debilitano il sistema di difesa dell’organismo, ad esempio i raffreddori, le infezioni, ecc. Effetti particolarmente positivi sono stati osservati anche negli individui che soffrono della sindrome da burn-out e stanchezza cronica. In questi casi il colostro è una vera e propria cura miracolosa. L’elenco delle possibilità d’impiego del colostro è molto lungo. Possono essere citate allergie, ferite e malattie autoimmuni (ad es. i reumatismi), nelle quali la somministrazione regolare di colostro ha aiutato molto pazienti. Il colostro è indicato anche per perdere peso, poiché la percentuale di fattori di crescita stimola la demolizione dei grassi.

INDICAZIONI
Gli effetti positivi del colostro sulla salute e sul benessere sono stati confermati da pazienti che lo assumono regolarmente tutti i giorni e da medici. I meccanismi d’azione esatti sono in parte spiegati dalla presenza di diverse sostanze che compongono il colostro, la cui combinazione porta a proprietà positive complessive.

Incremento del benessere: una delle azioni palesemente esplicate dal colostro è il miglioramento della salute e l’incremento del benessere, se integrato nell’alimentazione abituale.

Rafforzamento del sistema immunitario: oltre a questi effetti generali, il colostro incrementa soprattutto l’attività del sistema immunitario. Esplica una funzione antibatterica e aiuta a superare le infezioni virali o micotiche. Nel colostro sono contenuti complessivamente 37 diversi immunofattori benefici per l’organismo. Queste sostanze aiutano l’organismo a guarire dalle malattie o a rafforzare un organismo sano, in modo che non possa più contrarre infezioni.

Ausilio nei disturbi immunitari: in numerose malattie si verifica, d’altro canto, un’iperattività del sistema immunitario. Questi disturbi sono definiti anche malattie autoimmuni e portano il sistema immunitario ad attaccare i tessuti sani causando infiammazioni, dolori articolari, muscolari e nevralgie. Uno dei più frequenti disturbi immunitari è l’artrite reumatica, ma esistono anche altre malattie, come le allergie, l’asma, il diabete o la sclerosi multipla.

Il colostro ha la particolarità che, mediante una somministrazione regolare, è possibile agire in modo positivo sull’iperattività patologica del sistema immunitario.

DOSAGGIO
La quantità di colostro da somministrare giornalmente varia da individuo a individuo. Esiste tuttavia una regola generale “Prendere la quantità che fa stare bene!”. Vale a dire che ognuno deve scoprire la dose corretta per il proprio organismo. In generale la dose può variare da 1/2 a 14 capsule al giorno, in base al quadro clinico (una malattia allo stadio acuto o una pura e semplice profilassi a base di colostro per integrare un’alimentazione corretta e bilanciata).

EFFETTI COLLATERALI/CONTROINDICAZIONI
Rispettando le dosi consigliate, non sono previsti effetti collaterali e non esistono controindicazioni. Un elevato dosaggio può inizialmente indurre disturbi addominali o diarrea, che tuttavia non devono essere considerati effetti collaterali! Al contrario, la somministrazione di colostro induce una disintossicazione e i dolori addominali sono i segnali di un iniziale processo di disintossicazione e indicano quindi che il colostro sta agendo.

ISTRUZIONI 
Nella somministrazione del colostro in capsule è necessario osservare due regole fondamentali. Innanzitutto la capsula deve essere ingerita con qualche sorso d’acqua, in modo tale che il colostro possa passare velocemente attraverso lo stomaco e raggiungere l’intestino, dove sarà infine assimilato. In secondo luogo, la capsula di colostro deve essere ingerita mezz’ora prima del pasto o non oltre due ore dopo. Ciò incrementa l’efficacia del preparato.

Il colostro favorisce la funzione immunitaria naturale e ci rende capaci di reagire agli effetti dannosi degli agenti inquinanti e degli allergeni quando entriamo in contatto con essi. 

Molto si è discusso e molte discussioni sono ancora in corso sulla efficacia dei vaccini anti-influenzali anche se il loro utilizzo è ampiamente diffuso e raccomandato. Molti gruppi di soggetti non hanno alcun beneficio documentato scientificamente dall’uso dei vaccini.

Molti sono gli studi eseguiti per stabilire l’efficacia ed il livello di protezione dalle infezioni di tipo influenzale da parte dei vaccini ma manca tuttora una solida evidenza sulla loro efficacia anche considerando il costo di questi prodotti. Il problema della vaccinazione è tuttora controverso e possono essere presenti effetti collaterali conosciuti. Inoltre, teoricamente è possibile avere effetti a distanza determinati da altri elementi che non siano conosciuti attualmente (ad esempio frazioni virali o altri fattori non conosciuti).

Il colostro, in genere, risulta efficace nello stimolare e modulare la risposta immunitaria e mantenere uno stato di buona salute, inoltre non presenta effetti collaterali.

Lo scopo del nostro studio è stato quello di valutare l’efficacia dell’uso del colostro orale nella prevenzione delle malattie influenzali legate alla stagione invernale, in paragone con il vaccino anti-influenzale e considerando anche un gruppo di soggetti, senza profilassi, come riferimento.

Risultati
Nei soggetti trattati con colostro il numero medio di episodi per individuo, in 2 mesi (0,335; range 0-3) è stato inferiore sia a quello registrato in soggetti non trattati (è stato il 25% di quelli registrati nel gruppo non trattamento; P<0.05) che a quello relativo ai trattati con il solo vaccino (nei soggetti che hanno usato il colostro gli episodi sono stati il 30% rispetto a quelli vaccinati ma senza colostro; P<0.05).

La differenza è significativa (P<0.05) sia considerando il follow-up a 2 mesi che quello a 3 mesi. Il numero di giorni di malessere è stato circa 3 volte superiore nei soggetti non trattati con colostro ed in quelli vaccinati ma senza colostro.

I costi rilevabili in base ai giorni persi di lavoro, al trattamento necessario in caso di influenza ed alle eventuali complicanze hanno seguito lo stesso andamento. Nei soggetti trattati con colostro il costo dovuto ai giorni ed agli episodi di malessere è stato circa il 30% di quello osservato nei gruppi che non hanno usato il colostro.

Se si considerano anche i giorni di ricovero (osservati solo nei soggetti non trattati con colostro), susseguenti a complicanze broncopolmonari, la differenza tra costi diventa veramente rilevante (P<0.05).

Conclusioni
In conclusione il colostro è almeno 3 volte più efficace e cost-effective della vaccinazione (NdR: che e’ assolutamente NOCIVA perche’ altera la flora, enzimi, pH e mucosa intestinale ) nel prevenire episodi influenzali,

Ricordarsi che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.

Estratto da: Gazzetta Medica Italiana – Archivio per le Scienze Mediche, 2005, Vol.164, N. 3.

Ogni foglia di Aloe è una vera miniera di composti nutritivi con una variegata presenza di Vitamine, Minerali, Mono e Polisaccaridi, Aminoacidi ed Enzimi. Tutte queste sostanze nutritive compensano, nel nostro organismo, la carenza dovuta alla scarsità di risorse nutrizionali all’interno dei prodotti alimentari che acquistiamo ogni giorno.

Con i sistemi di coltivazione odierni come pesticidi e OGM, e la raccolta prematura per farli arrivare sugli scaffali dei supermercati con l’aspetto di prodotto appena raccolto, non consentono alla frutta e verdura di completare il loro ciclo di vita biologico, pertanto la presenza di sostanze nutritive essenziali all’uomo non può essere garantita.

10 BUONI MOTIVI PER BERE OGNI GIORNO ALOE VERA:

1) Aiuta l’intestino pigro, migliora la regolarità intestinale e riduce il bruciore di stomaco quando ci sono problemi di cattiva digestione.

2) Aiuta l’organismo a difendersi, fornisce un supporto naturale con i sali minerali come Zinco, Magnesio e Ferro.

3) Contiene la dose giornaliera di minerali importanti per il nostro organismo come Calcio, Sodio, Potassio, Cromo, Manganese, Rame, Zinco e tanti altri stimolando i processi enzimatici per garantire un buon equilibrio organico.

4) Integra l’apporto giornaliero di Vitamine quali A, B1, B2, B12, C ed E, per soddisfare e compensare la loro carenza dovuta ad una dieta non equilibrata.

5) Contiene Aminoacidi e numerosi Enzimi, molto utili per i processi di rinnovamento cellulare e per la sintesi delle Proteine.

6) E’ un depurativo e facilita l’eliminazione delle scorie tossiche, sonnolenza e stanchezza spesso sono i primi sintomi di sostanze indesiderate che non riusciamo ad espellere, aloe vera è utile per riequilibrare in modo naturale l’organismo.

7) Ripara la Pelle, con le sue proprietà rigenerative in virtù del Fitocomplesso ricco di mucillagini, Minerali, Vitamine e Aminoacidi.

8) Ha proprietà anti-infiammatorie, l’aloe vera contiene 12 sostanze naturali che hanno dimostrato di poter combattere le infiammazioni autonomamente. Aiuta anche le Articolazioni e la mobilità Muscolare.

9) Procura un’azione lenitiva per piccole scottature, tagli, graffi e irritazioni della pelle.

10) Assicura igiene e salute dentale, con l’azione anti-infiammatoria è molto utile a chi soffre di gonfiori continui alle gengive;

ALOE VERA è utile a chiunque voglia sentirsi bene e in piena forma ogni giorno, per una migliore qualità della propria vita.

Ogni stagione è indicata per una dieta disintossicante: nutrito di vitamine, il nostro corpo si rinforza e si prepara ai benefici influssi dell’estate. A tavola, tutto ciò che è verde e bianco (stiamo parlando di frutta e verdura, naturalmente) è ideale per sgonfiare e accelerare un ripulisti dagli eccessi che possono mettere alla prova apparato digerente, reni, fegato, intestino. Facciamoci aiutare anche da specifici integratori alimentari che depurano l’organismo, eliminando le scorie tossiche che si accumulano nel tempo.

Per partire col piede giusto durante la giornata non dobbiamo trascurare il riposo. La primavera ha un effetto eccitante sull’organismo: l’aumento di ore di luce stimola la serotonina e la dopamina, che sono i neurotrasmettitori dello stress. Allo stesso tempo, diminuiscono i livelli di melatonina, che è legata al buio. Questo squilibrio può alterare sensibilmente la qualità del sonno. Dunque, per risincronizzare l’orologio biologico e favorire il riposo è utile reintegrare la melatonina dall’esterno, da sola o in abbinamento alla valeriana, che riduce i leggeri stati d’ansia.

Anche lo sport è un antidoto contro i disturbi legati al cambio di stagione perché aiuta il corpo e la mente a stare meglio. A differenza di quanto si possa pensare, infatti, è l’inattività a provocare stanchezza! Infine, per fortificarsi niente meglio di un frutto esotico ricco di sostanze biologicamente attive come la papaya.

Usata come integratore, è un ottimo tonico del corpo e contribuisce ad aumentare l’energia fisica. Inoltre, stimola le difese immunitarie, aiuta a digerire e a contrastare i radicali liberi e apporta nutrienti utili per il benessere dell’intero organismo.
Se vogliamo purificare il nostro organismo la Papaya ci aiuta perché stimola l’eliminazione e lo smaltimento delle sostanze di scarto e purifica il sangue, effettua anche una sorta di pulizia dell’intestino, stimola gli organi emuntori, aiuta anche a ridurre il sovrappeso stimolando il metabolismo e aiutando a scomporre più velocemente le proteine, con beneficio per la digestione e con minor formazione di sostanze di scarto che l’organismo deve eliminare, perché tossiche.

Si ritiene anche che la Papaya abbia una sorta di azione “ringiovanente” per l’organismo, perché il suo effetto depurativo non si limita al canale alimentare, ma si estende anche alle altre cellule. Da alcuni studi effettuati recentemente si è notato, infatti, che l’uso della Papaya riduce l’incidenza di alcune malattie degenerative.

Gli aborigeni australiani conoscevano da secoli i benefici effetti della Papaya sull’organismo, ed essa costituiva un alimento chiave della loro dieta per la sua ricchezza di sostanze nutritive.

Grandi esploratori come Cristoforo Colombo, Marco Polo, Vasco de Gama e Magellano, al ritorno dalle loro spedizioni riferirono dell’uso della Papaya presso le popolazioni che avevano conosciuto. In particolare Colombo annotò nei suoi appunti l’uso della Papaya dopo i pasti per prevenire i problemi digestivi, mentre Marco Polo verificò la sua efficacia contro lo scorbuto (malattia causata dalla carenza di Vitamina C, anticamente diffusa fra i naviganti che stavano in mare moltissimo tempo senza potersi approvvigionare di cibi freschi).

Oggi sappiamo che queste azioni benefiche sono dovute al fatto che la Papaya contiene un enzima, la papaina, che ha un’azione proteolitica quindi è molto utile per migliorare la digestione; inoltre è ricchissima di Vitamina C (più dei kiwi e delle carote!) la cui carenza provoca lo scorbuto.

La Papaya contiene anche in gran quantità antiossidanti come selenio, flavonoidi, carotene e provitamina A, che l’organismo trasforma in Vitamina A; infatti questo frutto contiene più carotenoidi del pompelmo, dell’avocado, delle arance, del kiwi, delle banane, dei limoni e persino delle carote.

I carotenoidi principali sono il licopene e la B-criptoxantina, che insieme agli altri antiossidanti proteggono le cellule dai radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare, e dalle patologie legate alla degenerazione cellulare indotta appunto dai radicali liberi.

I flavonoidi regolano la permeabilità dei vasi sanguigni, quindi sono importanti per il microcircolo e per la circolazione del sangue in generale.

La Papaya, inoltre, è ricca di minerali, in particolare potassio, magnesio e calcio, in forma naturale biologica, assimilabile, utili per le ossa, soprattutto durante la menopausa per prevenire l’osteoporosi, e di enzimi, sostanze importantissime senza le quali la vita sarebbe impossibile, poiché essi entrano a far parte di tutte le reazioni chimiche che avvengono nell’organismo, rendendole compatibili con la vita. Essi sono definiti infatti “biocatalizzatori” perché attivano e favoriscono i processi fondamentali della vita stessa. La parola enzima deriva dal greco “zumé”, che significa “lievito”. Nel 1897 Eduard Buschner isolò il primo enzima dal lievito di birra e lo chiamò “Zimase”: vinse il premio Nobel.

Il frutto acerbo della Papaya contiene molti più enzimi del frutto maturo; i principali sono la papaina, la chimopapaina e la papaialisozima. Le vitamine, i minerali e gli oligoelementi di cui la Papaya è ricca, svolgono la cosiddetta funzione di “coenzimi”.
La moderna alimentazione spesso non ci fornisce un’adeguata quantità di enzimi, poiché la cottura e la conservazione impoveriscono i nostri alimenti di queste importantissime sostanze, mentre la Papaya, che ne è ricchissima, può fornircene in abbondanza.

Una particolare forma di assunzione della Papaya è la Papaya fermentata, che potenzia le caratteristiche benefiche di questo frutto e ci aiuta ancora di più a mantenerci in forma, combattendo l’invecchiamento cellulare indotto dai radicali liberi.

La Papaya fermentata contiene, infatti, frutti maturi ma ancora verdi, perché è in questo stadio di maturazione che la Papaya sviluppa il massimo di principi attivi e di enzimi, ed è preparata utilizzando la polpa, i semi, la buccia e le foglie, per avere la totalità dei principi attivi della pianta.

La fermentazione avviene in presenza di Tè verde, succo di limone fresco e un particolare lievito, la Kombucha; si ottiene così un arricchimento di sostanze benefiche e si rende il composto totalmente assimilabile, per via della fermentazione che è quasi una pre-digestione, e lo rende utile a tutti e a tutte le età.

Ogni processo nel nostro essere, comporta l’azione di enzimi. Senza enzimi non è possibile la vita.

Se si verifica uno dei seguenti sintomi dopo aver mangiato significa che il nostro corpo è in carenza di enzimi digestivi (Gas – Gonfiore – Bruciore di stomaco – Reflusso acido – Nausea).

Gli enzimi sono catalizzatori, avviano reazioni chimiche nel corpo, ma non sono essi stessi modificati o utilizzati. Ci sono 2 tipi di base di enzimi coinvolti nel processo digestivo.

Gli enzimi digestivi aiutano l’organismo a scomporre e assimilare sostanze nutrienti dal cibo: grassi, carboidrati, proteine, zuccheri e fibre sono essenziali in quanto consentono di digerire ciò che mangiamo, scindono i grossi frammenti di cibo in frammenti più piccoli, le PROTEINE vengono scisse in AMINOACIDI, i CARBOIDRATI COMPLESSI in ZUCCHERI SEMPLICI, i GRASSI in ACIDI GRASSI e GLICEROLO, ogni giorno si riversano nel tratto digerente dieci litri di succhi gastrici prodotti prevalentemente dal PANCREAS, dal FEGATO, dallo STOMACO e dalla PARETE INTESTINALE.

Per produrre gli enzimi, l’organismo ha bisogno di nutrienti, se i nutrienti sono carenti saranno carenti anche gli enzimi e non si sarà in grado di assimilare le sostanze fondamentali per la vita del nostro organismo. Lo ZINCO è necessario per la produzione di acido gastrico e per produrre gli enzimi che scindono le proteine, le proteasi.
Se lo zinco è carente si crea un accumulo di cibo non digerito e questa è la base di parecchie allergie alimentari. Spesso se si soffre di allergia si soffre anche di indigestione, meteorismo, flautolenza, colite, sindrome del colon irritabile, morbo di Chrohn, candidosi

Gli enzimi si trovano in tutte le piante e in tutti gli animali, senza di loro la vita sarebbe impossibile, anche se si è in presenza di una quantità sufficiente di vitamine e di minerali, acqua e proteine. Ogni enzima ha una sua specifica funzione che può essere assolta solo da quel tipo di enzima, si attiva e può dare il via ad una reazione solo in presenza di derminate sostanze. La sostanza che si altera in presenza di un enzima si chiama substrato. Gli enzimi afferrano, tengono e legano il substrato con altre molecole incrementando la sua capacità di reazione con queste sostanze. La maggior parte delle reazioni cellulari viene catalizzata ( iniziata) da queste proteine essenziali, e i suoi componenti minerali provocano la reazione. Gli enzimi sono distrutti dal freddo e dal calore e per questo è bene mangiare alimenti crudi. Solo gli enzimi possono fornire al corpo l’energia necessaria per svolgere le sue funzioni, una carenza espone al rischio di tumori, obesità, problemi cardiovascolari. A pasto mangiare alimenti sia crudi che cotti.

Gli enzimi aiutano tutte le funzioni dell’organismo, sono essenziali per la costruzione cellulare di tutti i tessuti del nostro corpo ( cellule nervose, ossa, pelle, tessuto ghiandolare) Ad esempio un enzima cattura il fosforo contenuto in un alimento e lo trasforma in ossa. Gli enzimi aiutano anche l’eliminazione delle tossine, dagli organi emuntori: il colon, la pelle, i polmoni, il fegato, i reni. Le tossine dei polmoni ovvero l’anidride carbonica, viene espulsa grazie all’azione di un enzima specifico. Gli enzimi sono delle proteine vitali al nostro corpo, proteggono dall’ossidazione cellulare e aiutano la eliminazione dei residui tossici dannosi.

E’ noto come i cibi crudi e fermentati siano naturalmente ricchi degli specifici enzimi necessari alla loro digestione. Così, i latticini non pastorizzati sono naturalmente ricchi in Lipasi e Lattasi; i cereali germogliati contengono elevate quantità di Amilasi e Glicoamilasi; e la stessa carne cruda è ricca di Proteasi. Questo perché durante la prima ora della digestione, nella parte alta dello stomaco (porzione cardiaca) avviene una vera e propria “autodigestione” parziale degli alimenti crudi e non pastorizzati. Ciò riduce il volume di enzimi che pancreas e intestino devono produrre nelle successive fasi della digestione.

Il risultato è non solo una migliore digestione ed assimilazione degli alimenti, ma anche una maggior possibilità per il pancreas di dedicarsi alla produzione di enzimi antiossidanti, energetici e sistemici. Purtroppo, al giorno d’oggi, è molto difficile mantenere una dieta ricca di alimenti crudi e vitali.

Gli alimenti cotti o devitalizzati di cui ci nutriamo (in parte anche per necessità, dato che mangiare certi alimenti in forma cruda, come la carne, genera rischi per la salute) non svolgono più quel processo di “autodigestione”. e ciò significa maggior stress ed un superlavoro per il pancreas, che in effetti negli individui delle società industrializzate è spesso ipertrofico. Di fatto, nel corso del tempo la produzione enzimatica generale del pancreas, cosi come tutto il sistema endocrino, viene sottoposta a notevole stress, fino ad arrivare a un vero e proprio esaurimento energetico, ormonale e metabolico. Ecco perché una buona integrazione di enzimi digestivi naturali ed efficaci, come gli enzimi fungali da maltodestrine fermentate, non solo può condurre a una rapida eliminazione dei problemi di digestione ed assimilazione, ma può contribuire a rigenerare l’intero sistema metabolico ed energetico della persona)
Una delle aree più importanti direttamente legate alla cattiva digestione enzimatica degli alimenti è quella delle allergie e delle patologie autoimmuni e infiammatorie.

E’ infatti noto che frammenti molecolari dei cibi indigeriti, in particolare quelli di origine proteica, rientrano in circolo attraverso la membrana intestinale, scatenando nel tempo tutta una serie di reazioni immunitarie che possono sfociare dapprima nelle allergie e poi in gravi forme infiammatorie e autoimmuni. La supplementazione di enzimi digestivi può costituire un valido supporto terapeutico in questi casi. La terapia enzimatica ha dimostrato di essere efficace nel prevenire la formazione dei complessi immunitari circolanti che causano la infiammazione intestinale cronica tipica di patologie come la colite o il morbo di Crohn.

E’ risaputo che la carenza di enzimi esogenì, e la parallela iperstimolazione del pancreas a produrre enzimi digestivi, genera un’attivazione anomala dei leucociti, e che il livello dei leucociti nel sangue si innalza dopo un pasto. Ciò è dovuto al fatto che i leucociti sono ricchi di enzimi, in particolare di Amilasi, ma anche di Proteasi e Lipasi, enzimi che utilizzano per svolgere la loro azione immunitaria. Ma quando vi è carenza di enzimi digestivi, i leucociti cessano di operare come agenti immunitarì, e cedono i loro enzimi al processo digestivo. E’ per questo che subito dopo un pasto abbondante siamo molto più vulnerabili agli attacchi virali e alle infezioni; e che in generale le insufficienze enzimatico-digestive possono generare nel tempo una seria compromissione del sistema immunitario.
Ciò vale anche per lo stress immunitario prodotto dall’esercizio fisico intenso. E’ stato provato che atleti che assumevano supplementi enzimatici prima dell’attività sportiva producevano quantità molto minori di linfociti.

Gli enzimi fungali da maltodestrine fermentate contenuti in Florazym sono i più efficaci sia grazie alloro ampio spettro e alla loro capacità di operare alla temperatura del corpo umano, sia grazie alla loro capacità di agire adeguatamente lungo tutto il tratto gastrointestinale. Essi possono funzionare in un ambiente variabile da Ph 3.0 a Ph 9.0, e sono dunque gli unici enzimi attivi nei tratti acido, basico e neutro dell’intestino. A tal proposito, è importante sottolineare che Pepsina e Tripsina funzionano solamente nel Ph acido dello stomaco, mentre gli enzimi pancreatici sono attivi solo nel Ph alcalino dell’intestino tenue. Più specificamente. gli enzimi fungali da maltodestrine fermentate risultano solamente disattivati, e non distrutti, dall’attraversamento del tratto acido.

In seguito, l’ambiente alcalino dell’intestino tenue riattiva gli enzimi alimentari che contribuiscono al compimento del processo digestivo. Secondo studi compiuti dal Dr. Howell, l’integrazione con enzimi fungali da maltodestrine fermentate produce la scomposizione di circa il 50% dei carboidrati, del 30% delle proteine e di oltre il 10% dei grassi.

Nutraceutico, proenergetico e ricostituente cellulare naturale a base di proxeronina, scopoletina, serotonina, damnacantale e polissaccaridi ( estratto puro di morinda citrifolia.. noni) per gli stati di affaticamento e deterioramento psicofisici.

Da sempre si ritiene che l’organismo umano “è in salute” quando ogni cellula ed ogni apparato reagiscono con equilibrio in rapporto agli stimoli endogeni ed esogeni, mentre la vecchiaia è il progressivo rallentamento delle funzioni fisiologiche con decadimento della salute. “Stare in salute” è sinonimo di “restare giovani” e di “cercare di contrastare il più possibile l’invecchiamento”.

Negli ultimi vent’anni i ricercatori di tutto il mondo hanno sempre più focalizzato l’attenzione su principi attivi “bioregolatori” in grado di “riaggiustare e ricostruire” i meccanismi funzionali e difensivi dell’organismo, in modo da prevenire o rallentare l’insorgere di stati patologici, dove l’obbiettivo finale è quello di invecchiare in modo armonico. La Proxeronina, principio attivo di Morinda Citrifolia (Rubiaceae), si è dimostrata in grado di regolare il corretto funzionamento delle cellule umane esposte a stress, disidratazione e invecchiamento, fattori che la rendono non più in grado di svolgere in modo ottimale la loro azione fisiologica.

La Proxeronina è una molecola complessa, pesante 2000 volte più dell’acqua (H2O), contiene un gruppo tiolitico (SH).
Essa è attiva solo quando il gruppo –SH è libero ed è il precursore della Xeronina, un alcaloide utile ogni volta si renda necessaria l’attivazione metabolica delle proteine. Qualora la proteina (enzima, recettore, trasduttore di segnali), non sia più nella corretta conformazione, cessa di espletare la sua funzione in maniera ottimale.
La Xeronina interagisce con la proteina ripristinandone la corretta configurazione, facendo sì che si ritorni al normale assetto fisiologico della cellula.
A seconda della collocazione dei singoli aminoacidi all’interno delle lunghe catene di una proteina, si ottengono diversi tipi di proteine con differenti modalità d’azione.

La Xeronina, attingendo energia dall’acqua (gli alcaloidi sono in grado di scindere in modo mirato i legami idrogeno che contengono insieme i vari gruppi di molecole cluster dell’acqua), si lega chimicamente con una proteina, attivandola.
La Xeronina presente nell’organismo ha una vita molto breve in quanto viene distrutta da enzimi od ossidata poco tempo dopo la liberazione da Proxeronina, per catalisi mediata dall’enzima Proxeronasi (presente sia nel frutto di Morinda Citrifolia, sia nell’organismo), coadiuvata dalla Serotonina, anch’essa presente in Morinda Citrifolia. La quantità di Xeronina non utilizzata dall’organismo, viene rapidamente espulsa dal corpo per via renale, rendendone impossibile un sovradosaggio.

La Xeronina fa parte di una nuova classe di integratori alimentari naturali biologicamente attivi, in grado di svolgere un’attività correttiva/ricostituente sulle funzioni delle cellule dei tessuti e degli organi del corpo.
La Xeronina risulta quindi INDISPENSABILE per un corretto equilibrio
dell’organismo, la Proxeronina giunge all’intestino e da qui arriva al fegato dove viene immagazzinata.
Ogni due ore circa, in seguito ad uno specifico segnale inviato al cervello, il fegato ne rilascia un determinato quantitativo nel flusso sanguigno in modo che i vari organi e tessuti possono assorbire la quantità necessaria per produrre la Xeronina di cui necessitano per funzionare correttamente e mantenersi in salute ed efficienza.

L’organismo umano produce Xeronina traendola dagli alimenti, ma molti ricercatori incluso Heineike, a partire dagli anni ’80 sostengono che, a causa dell’impoverimento dei terreni e dell’utilizzo di fertilizzanti chimici, molte sostanze si siano considerevolmente ridotte.
L’agricoltura commerciale inquina i terreni con l’uso intensivo di pesticidi ed erbicidi, che abbattono il contenuto in nutrienti degli alimenti che assumiamo, rendendo la nostra alimentazione impoverita e disarmonica. Il depauperamento in amminoacidi essenziali, vitamine e minerali determina squilibri nei processi fisiologici di accrescimento e di difesa dell’organismo. I terreni continuano a perdere valore in termini di qualità nutritiva a causa delle colture intensive e della crescita demografica. Il mondo si trova stretto fra la denutrizione dei paesi sottosviluppati e l’obesità o la malnutrizione dell’Occidente.

La malnutrizione che nei paesi economicamente sviluppati colpisce quasi esclusivamente gli anziani, può dipendere in una certa percentuale di soggetti da cause organiche, ma affonda le sue radici nella scarsa qualità in nutrienti degli alimenti disponibili a livello commerciale. Quando si hanno preoccupazioni ed emozioni negative, esperienze stressanti, la produzione di Xeronina si inibisce o si riduce; alla stregua di quanto accade in età avanzata, a causa della fisiologica malnutrizione da progressiva diminuzione della capacità di assorbire nutrienti.

Altri principi attivi del  NONI sono:

SCOPOLETINA
Appartiene al gruppo delle Curarine ed una sostanza molto versatile, ha dimostrato di avere attività epatoprotettiva e un effetto adattogeno simile a quello del Ginseng, protegge il sistema cardiocircolatorio da tutti gli eccessi, dilata i vasi sanguigni sclerotizzati, normalizza la pressione sanguigna; esercita un’azione antinfiammatoria e antistaminica, antagonizzando le allergie.

POLISSACCARIDI
Gli zuccheri complessi, polimeri costituiti da monosaccaridi, si dividono in oligossaccardi (corte catene di zuccheri semplici, generalmente fino ad otto unità) e polisaccaridi (con catene molto lunghe, che possono essere anche ramificate e cicliche), possono essere strutturali o di riserva, possono agire come immunostimolanti.

DAMNACANTALE
La scoperta di questo alcaloide antrachinonico in Morinda Citrifolia, si realizzò presso l’ Università di Kelo e l’Istituto per le Scienze Biomediche del Giappone nel 1993; i risultati delle ricerche portano alla conclusione che grazie ad una modificazione genetica provocata dal Damnacantale, le cellule precancerogene sono indotte a una
moltiplicazione cellulare più lenta, incrementa le difese immunitarie stimolando la produzione di macrofagi.

SEROTONINA
La Serotonina (5idrossitriptamina,5HT) è un neurotrasmettitore monoaminico sintetizzato nei neuroni serotoninergici nel sistema nervoso centrale, nonché nelle cellule enterocromaffini nell’apparato gastrointestinale. A livello del Sistema Nervoso Centrale, la Serotonina svolge un ruolo importante nella regolazione dell’umore, del ritmo sonnoveglia, della sessualità, dello stimolo della fame, della termoregolazione; influenza la percezione del dolore; favorisce la digestione, partecipa alla biosintesi della Xeronina.
Studi scientifici hanno permesso di concludere che la Xeronina, la Scopoletina, la Serotonina e tutti gli altri costituenti del frutto agiscono insieme al fine dell’arminica stimolazione dell’attività dell’ipofisi, stimolando la biosintesi e la formazione di Melatonina.

La Melatonina è un ormone che garantisce un sonno tranquillo, aiuta in
caso di crampi allo stomaco, in caso di stanchezza e di stati depressivi. Insieme con la Serotonina influisce sul ciclo femminile e sullo stato d’animo emozionale; gli effetti sinergici delle suddette sostanze influiscono positivamente sulla sindrome premestruale, che comporta spesso sbalzi di umore, isteria, crampi allo stomaco, nervosismo, svenimenti e cali energetici nel periodo compreso fra
l’ovulazione e l’inizio. Negli uomini agisce sulla funzione della prostata, stimolando la minzione notturna.

L’effetto sinergico di Xeronina, Scopoletina, Serotonina stabilizza anche i valori della glicemia.

La FDA (Food&Drug Administration) ha inserito la Morinda Citrifolia, nelle categoria dei GRAS (Generally Recognised As Safe). Ragion per cui questi principi attivi “sono sicuri” anche per le gestanti e le donne che allattano.
Morinda Citrifolia è ritenuta una delle più grandi scoperte degli ultimi decenni nel campo delle cure naturali: negli USA, Germania, Australia, Olanda, Sud America e tanti altri paesi viene utilizzata nei moderni protocolli medici alternativi e non per una vastissima gamma di problemi di salute, nonché nell’alimentazione quotidiana.

AZIONI FISIOLOGICHE DEL  NONI

Inibizione della replicazione cellulare aberrante:
Ogni cellula, in base alle proprie caratteristiche funzionali e in base alla sua specializzazione, ha in sé la capacità di replicarsi, che comunque non può essere indefinita. Sotto l’influenza di fattori sia esogeni sia endogeni, le cellule possono crescere e moltiplicarsi in modo anormale e incontrollato. Se una cellula cambia modalità di replicazione siamo di fronte ad una situazione grave che non controllata correttamente dalla Xeronina prodotta dall’organismo. PERDITA DI ENERGIA E DI PESO, DEPIGMENTAZIONE CUTANEA SONO I SINTOMI INIZIALI. In questi casi, è molto utile l’assunzione, fin dall’inizio della percezione di questi sintomi, il succo NONI.

Protezione dall’effetto dei radicali liberi:
I radicali liberi generati sia dagli stress sia da agenti esterni danneggiano la cellula e molto spesso si ha una replicazione cellulare che può portare a melanomi cutanei o addirittura a forme tumorali. Per rallentare o bloccare questi effetti occorre operare direttamente sulla cellula. L’azione del succo NONI e quindi della Xeronina esercita un sicuro effetto di rallentamento dei danni provocati da cellule danneggiate dai radicali liberi.

Ottimizzazione del metabolismo cellulare:
Gli alimenti, tramite i processi digestivi, vengono ridotti a sostanze assimilabili dalle cellule dei villi intestinali. Con il procedere degli anni e con l’attuale stile di vita, è sempre più difficile avere efficienti sia le cellule intestinali, sia i sistemi di depurazione epatico renale dell’organismo. L’azione suppletiva del succo NONI e
quindi della Xeronina, porta a migliorare i processi cellulari di assimilazione e di digestione cellulare.

Antagonizzazione di ansia e insonnia:
La depressione è un disordine del tono dell’umore che colpisce i pensieri, il comportamento ed il benessere della persona cui molto spesso si accompagna,sul piano fisico, l’astenia, cioè una condizione più o meno accentuata di stanchezza. Bassi livelli di Serotonina, neurotrasmettitore chimico, risultano essere significativamente associati alla depressione, il succo NONI, con un elevato contenuto di Serotonina, svolge un’azione modulatrice nella produzione di sostanze che portano le persone a sentirsi meno depresse ed a superare molte problematiche ad esse collegate.

Protezione da asma e allergie:
L’asma bronchiale è una patologia caratterizzata essenzialmente da uno spasmo dei bronchi. Che induce difficoltà di respiro (dispnea): Esistono due forme di asma bronchiale: una allergica. In cui l’allergene può agire in modo perenne o sporadico e una non allergia, determinata da fattori di vari natura. Gli effetti dell’asma possono essere peggiorati da allergie, infezioni batteriche o virali.
L’assunzione del succo NONI aiuta a ridurre i sintomi dell’asma, a modulare il sistema immunitario e a migliorare la funzionalità del sistema respiratorio.

Controllo della pressione arteriosa elevata:
L’assunzione del succo NONI può essere utile in quanto contiene Scopoletina, che ha la funzione di dilatare le arterie riducendo la pressione, attraverso la produzione di ossido nitrico che dilata e rende elastiche le arterie e la Xeronina che interviene nel ristrutturare le cellule danneggiate nel sistema circolatorio.

Stimolazionedel sistema immunitario:
Il succo NONI, grazie ai Polisaccaridi ad alto peso molecolare esplica un’azione immunostimolante in toto. In risposta all’azione di agenti esterni, i Polisaccaridi titolano l’organismo umano alla produzione di linfociti, che sono i costituenti principale del sistema immunitario, cioè una difesa contro l’attacco di microrganismi patogeni quali virus, batteri, funghi e protesti. I linfociti producono anticorpi e li dispongono sulla membrana cellulare, con funzioni difensive. La Xeronina, stimolando la produzione delle cellule T, agisce direttamente a livello dell’immunità cellulomediata.

Effetto analgesico e sedativo:
La Xeronina agisce in modo indiretto stimolando l’organismo alla produzione e all’impiego di endorfine, oppioidi endogeni.
Le endorfine, grazie ai loro potenti effetti antidolorifici contribuiscono al benessere in toto dell’organismo, contrastando la sintomatologia depressiva. Una sperimentazione ha accertato chela Morinda Citrifolia, può garantire un effetto analgesico al 75% rispetto l’effetto analgesico del solfato di morfina senza provocare affetti laterocollaterali. Naturalmente Morinda Citrifolia deve essere usata in quantità sostenute per poter raggiungere un effetto analogo. A livello farmacologico, il fatto che una determinata attività aumenti in concomitanza all’aumento di una sostanza, evidenzia una caratteristica importantissima di questa essenza vegetale contenuta nel succo NONI: il comportamento è identico a quello di un farmaco. Nel farmaco infatti, a differenza del prodotto omeopatico, il principio attivo è dosabile

Effetto antinfiammatorio:
Il target dei FANS (acido acetilsalicilico, indometacina, diclofenac, piroxicam, ibuprofene…) è l’enzima ciclossigenasi nelle due isoforme identificate, COX 1, o costitutiva (sempre presente nell’organismo) e la COX 2 o inducibile (espressa solo in seguito ad un processo infiammatorio in atto).
L’enzima COX 1 è normalmente presente nei tessuti, dove stimola la sintesi della prostaglandine che regolano le normali attività cellulari, contribuendo a processi fisiologici quali la citopretezione gastroenterica, il flusso renale e l’aggregazione piastrinica. Risulta quindi fondamentale un’azione farmacologia quanto più selettiva sulla COX 2, espressa in corso di un’infiammazione sotto lo stimolo di fattori fitogeni e citochine. Studi e sperimentazioni portate avanti presso l’Università dll’Illinois (USA) dall’equipe di ricercatori formata da Wang, West, Jensen, Nowicki, Su, Palu e Andersen e concluse nel 2002, hanno evidenziato che l’azione dell’inibizione selettiva della COX 2 da parte di Morinda Citrifolia è comparabile a quella del Celecoxib. Questa scoperta è altamente significativa, dal momento che il frutto di Morinda Citrifolia succo NONI è un semplice frutto privo di effetti collaterali. Questa è la prima evidenza scientifica che conduce ad un forte attività antinfiammatoria del frutto di Morinda Citrifolia.

Effetto disintossicante da fumo:
La Nicotina, principio attivo presente nel fumo di tabacco, essendo molto simile alla Xeronina, viene scambiata con essa e utilizzata al suo posto. Come gli altri alcaloidi, la Nicotina attiva le proteine ma il suo grado di azione è molto più ridotto ed è per questo che l’organismo si trova ben presto di nuovo in stato di necessità; le altre sostanze che compongono l’alcaloide provocano inoltre diversi effetti dannosi. Le funzioni metaboliche che coinvolgono le proteine perdono così l’equilibrio naturale. In caso di rifornimento continuato di alcaloidi, le molecole ricettrici, che dovrebbero collaborare con la Xeronina, si adeguano sempre più alla “scarsa alimentazione” delle sostanze nutritive.
Ne consegue che, a causa della ridotta utilità degli alcaloidi, quando l’organismo non è rifornito rapidamente soffre di un fabbisogno di alcaloidi sempre più forte, oppure emette segnali di stress. Stando alle esperienze dirette, quando questo processo patologico è completamente reversibile: non appena l’organismo riceve adeguate quantità di Xeronina e quindi di succo NONI con l’Acido Folico, i processi biochimici vitali si svolgono di nuovo in modo corretto e i recettori di Xeronina riprendono a funzionare in modo adeguato: scompaiono quindi la dipendenza e i sintomi della privazione, che non sono altro che invocazioni d’ aiuto dell’organismo che richiede Xeronina. Per queste azioni combinate diventa molto semplice smettere di fumare.

Effetto antinvecchiamento
Il fegato è il principale organo che contiene Proxeronina, il secondo è la cute. La Proxeronina viene trasformata in tutto il corpo in Xeronina, pelle inclusa, per mantenere sana e liscia la sua superficie, la cute ha bisogno di molta Proxeronina. Il rapido invecchiamento cutaneo e la formazione delle rughe caratteristica dei fumatori, come anche la caduta dei capelli, possono essere ricondotti a carenze di (Pro)xeronina.

Il NONI in pediatria:
I fattori nutrizionali e biochimici contenuti nel succo NONI, aiutano a stabilizzare la salute dei bambini, migliorando l’assorbimento degli alimenti e rendendoli più resistenti a possibili influenze o malattie. Il succo NONI, al di sotto dei tre anni, deve essere somministrato dietro consiglio medico. Per il bambino la dose consigliata è comunque sempre la metà della dose dell’adulto.

Il NONI in ginecologia:
La sinergia degli alimenti costituenti il fitocomplesso ha validi effetti sulla sindrome premestruale quando è accompagnata da sbalzi di umore, nervosismo e da cali di energia comuni fra l’ovulazione e l’inizio del periodo. Le sue proprietà emmenagoghe trovano un impiego mirato nelle regolazione del ciclo mestruale. In caso di gravidanza è opportuno assumere il succo NONI sin dall’inizio e durante l’allattamento, per ottimizzare il rifornimento di sostanze vitali.

Effetto benefico sulla prostata:
Attraverso l’azione combinata degli Antiossidanti presenti all’interno del frutto di Morinda Citrifolia, di Betasitosterolo e grazie all’azione antiapoptosica della Xeronina, il succo NONI viene utilizzato opportunamente per antagonizzare l’ipertrofia prostatica benigna (IPB). Esplica un’azione antinfiammatoria e antiedemigena, dimostrata dalla ridotta permeabilità capillare ridotta dall’istimina; inoltre viene ridotta , di fatto, l’ostruzione cervicoprostatica.
E’ indicata principalmente nel trattamento dell’IPB al primo stadio, in cui predominano i disturbi urinari, che si definiscono “disuria”.
Grazie all’antagonizzazione dei processi di pseudoapoptosi indotti dalle cellule tumorali. Il succo NONI svolge un’azione preventiva nei confronti dei tumori prostatici, ripristinando la struttura citoscheletrica delle cellule precancarose.

AVVERTENZE:
Il  NONI è completamente privo di effetti collaterali anche a dosi tre volte superiori a quelle consigliate, qualora si assumano farmaci immunosoppressori , il  NONI deve essere assunto solo dietro consenso medico, poiché uno degli effetti principali del  NONI è quello di rafforzare la risposta immunitaria. Il NONI può essere assunto con effetti molto positivi e sinergici da pazienti che assumono farmaci chemioterapici.

Un ciclo di trattamento ha una durata minima di un mese.
Stimolando le cellule alla produzione endogena di Xeronina, in modo da potenziare l’organismo nei confronti di veleni, scorie, virus e batteri, il dott. Heinicke è dell’opinione che non esista alcun tipo di sintomo da crisi di astinenza che non possa essere eliminato nell’arco di poco tempo con un’adeguata quantità di NONI.

Essendo un nutraceutico, il  NONI non può essere dosato in eccesso e nemmeno in difetto perché il NONI non è un farmaco ma un alimento. Utilizzando quotidianamente, con costanza, il  NONI è un modo per prendersi cura del proprio benessere. Consigliarlo alle persone che ci sono vicine e a cui vogliamo bene è un modo di prendersi cura di loro! Vedrete che vi ringrazieranno!

Nessuno può prendersi cura di noi stessi, dobbiamo pensarci da soli, stare bene con noi stessi vuol dire stare bene con gli altri, la serenità è un bene prezioso!

Buona salute e buona vita a tutti!!!

La clorofilla è una sostanza, di formula complessa contenente un atomo di magnesio, presente nelle parti verdi delle piante. E’ appunto la clorofilla che dà alle foglie il colore verde e capta l’energia luminosa necessaria perché le piante possano svolgere la fotosintesi clorofilliana.

Come l’emoglobina, la clorofilla è costituita da una trama di molecole che sono raggruppate intorno ad una singola molecola di metallo: nel caso dell’emoglobina si tratta del Ferro (Fe), per la clorofilla è il Magnesio (Mg).

Le attuali ricerche continuano ad esaminare la clorofilla e suoi probabili effetti benefici. In particolare viene consigliata per il potere deodorante sia topico che interno. Infatti, come supplemento alimentare, viene velocemente assimilata dal corpo e procede attivamente e ridurre i gli odori che si originano nel tratto digestivo.

Portando simbolicamente l’energia del sole all’interno del nostro corpo, la clorofilla può essere considerata un vero rigeneratore per le cellule in quanto apporta ossigeno. Può così essere utile in varie forme di anemia, migliora la contrazione cardiaca e si rivela utile soprattutto per gli sportivi poiché ne aumenta la resistenza.

Nel corpo umano la clorofilla è necessaria per molte peculiarità, fra le quali:
aumenta i globuli rossi, porta ferro agli organi e migliora le condizioni anemiche:
– aiuta a purificare il fegato e porta miglioramento nel caso di epatite;
– regolarizza le mestruazioni;
– porta miglioramento ai diabetici e nei casi di asma;
migliora il drenaggio nasale e diminuisce il gocciolamento del naso;
– utile per i tessuti ulcerosi e le emorroidi;
– rivitalizza il sistema vascolare nelle gambe e migliora le vene varicose;
– migliora la depressione per il suo effetto tonico;
– favorisce l’assorbimento del calcio;
– porta sollievo in caso di colite, gastrite, ulcera.

La CLOROFILLA è presente in tutto il mondo vegetale.

La CLOROFILLA contiene molto ferro biologico assimilabile ed ha il pregio di aumentare del 20% il consumo di ossigeno in tutte le cellule del corpo umano.

E’ chiamata “sangue vegetale” perchè la struttura chimica è quasi uguale a quella dell’emoglobina con la sola differenza la clorofilla contiene Magnesio invece che Ferro e questo metallo è importante perchè calma la fame nervosa, migliora e rinvigorisce il sistema immunitario, è un magnifico anti-age.

Viene usata dagli sportivi perchè favorisce lo sviluppo della “massa muscolare esente da grasso” a scapito della “massa che contiene il grasso”, ne risultano muscoli asciutti e “scolpiti.

La Clorofilla rivitalizza la circolazione, migliora il colesterolo e protegge il fegato e non bisogna mai dimenticare che fornisce ossigeno di cui ogni organismo ha bisogno oltre a quello derivante dalla respirazione.

La CLOROFILLA è estremamente utile nelle patologie degenerative: infatti uno dei problemi di queste patologie è che le cellule sono in carenza di ossigeno, quindi fornire alle cellule l’ossigeno significa difenderle meglio dalla patologia degenerativa. Pertanto migliora la resistenza del corpo umano nei confronti delle patologie degenerative (in genere è associata in questi casi anche ad altri prodotti).

La CLOROFILLA, aumentando il consumo di ossigeno a livello cellulare, rallenta il processo di invecchiamento.

La CLOROFILLA può essere usata assieme a tanti altri rimedi perché fa da catalizzatore cioè, aumentando il consumo di ossigeno, accelera le reazioni chimiche all’interno delle cellule, quindi associata ad altri rimedi naturali ne aumenta l’efficacia proprio perché favorisce il metabolismo cellulare.

Tra i numerosi effetti benefici della clorofilla ve ne è anche uno che riduce gli effetti delle radiazioni sull’organismo.

La CLOROFILLA é utile a tutti: anziani, bambini, sportivi, uomini, donne, con particolare riguardo alle anemie iposideremiche, per cui le donne che hanno mestruazioni abbondanti che di solito presentano una sideremia bassa, con la CLOROFILLA miglioreranno rapidamente.

E’ bene utilizzare la CLOROFILLA pura meglio se liquida a concentrazione controllata.