Acido aceteilsalicico naturale contro il cancro?
Secondo le ultime notizie in arrivo dal Regno Unito, pubblicate su una rivista scientifica, piccole dosi giornaliere di acido acetilsalicilico terrebbero lontano il cancro.
Tutto nasce da una pianta ad alto fusto, il Salice, apprezzata fin dall’antichità per il suo contenuto in sostanze curative. Dalla sua corteccia gli antichi ricavarono un rimedio efficace nell’alleviare il dolore, ma anche nella cura di altre condizioni associate a infiammazioni e febbre.
I salicilati hanno attività antinfiammatorie, antipiretiche, analgesiche e antireumatiche, proprietà conosciute già in tempi antichi; ne parlano infatti già Ippocrate nel suo De Materia Medica e Dioscoride (I sec. d.C.). Nel 1757 il reverendo Edward Stone, pastore di un piccolo villaggio dell’Oxfordshire, lo utilizzò come antimalarico, in alternativa alla costosa China. Nel 1824 gli italiani Rigatelli e Fontana, dimostrarono l’azione febbrifuga e riuscirono ad isolare la salicina, ma la svolta si ebbe nel 1897 quando il giovane chimico F. Hoffmann sintetizzò l’acido acetilsalicilico decretando la fortuna dell’azienda farmaceutica tedesca Bayer, diventando il più diffuso e popolare prodotto da banco al mondo.
Meccanismi e attività consolidate
Le attività antidolorifica e antifebbrile dell’Asa sono dovute al blocco della sintesi di sostanze che favoriscono l’infiammazione (le prostaglandine) perché il farmaco interferisce con l’attività degli enzimi destinati a produrle. Tale azione ne fa un rimedio efficace contro malanni di stagione, dolori, febbre e infiammazione. Così come nelle patologie infiammatorie croniche come l’artrite.
In più, è stato visto che possiede un’attività fluidificante sul sangue, sfruttata per ridurre il pericolo di infarto e ictus nelle persone predisposte.
Quando, dietro parere del medico, viene assunto giornalmente a basse dosi (minori di quelle che si usano contro dolore e infiammazione) offre un effetto protettivo contro le malattie cardiovascolari, prevenendo la formazione dei coaguli.
Le proprietà antitumorali
Ma non basta: sembra che 75 mg di acido acetilsalicilico al giorno, assunti regolarmente, siano in grado di contrastare l’insorgenza di tumori. Ad affermarlo è un gruppo di ricercatori inglesi della Oxford University.
Riesaminando la storia clinica di oltre 25.500 persone che avevano assunto quotidianamente Asa come trattamento preventivo nei riguardi di eventi cardiovascolari agli studiosi, guidati da Peter Rothwell, è saltata all’occhio una particolare coincidenza.
Nel gruppo studiato il rischio di morire per tumore era più basso del 20% rispetto a chi non assumeva Asa. E questo effetto “scudo” anti cancro sembra mantenersi per 10 o addirittura 20 anni, anche quando la terapia con acido acetilsalicilico è stata interrotta dopo un tempo variabile compreso tra i quattro e gli otto anni.
In realtà, l’ipotesi che l’Asa avesse anche azione protettiva nei riguardi dei tumori, oltre che delle malattie cardiovascolari, non è nuova. Ma ancora nessuno aveva potuto raccogliere dati come quelli che il gruppo inglese ha pubblicato, nel dicembre del 2010, sulla rivista medica The Lancet.
Si conferma un’attività nella prevenzione dei tumori
I dati pubblicati parlano chiaro: dopo cinque anni dall’inizio dell’assunzione quotidiana di Asa l’incidenza di tutti i tumori si è ridotta del 34%, e del 54% se si prendono in considerazione soltanto i tumori gastrointestinali. Ma anche dopo 20 anni la protezione contro il cancro resta, riducendo del 20% in totale il pericolo di morirne.
Tumori e infiammazione: una relazione pericolosa
Rimane da stabilire come faccia l’Asa a interferire con l’insorgenza di neoplasie. L’ipotesi formulata già da tempo è che la molecola contrasti lo sviluppo dei tumori agendo sui meccanismi infiammatori legati a questi ultimi.
Sono necessarie maggiori ricerche poiché potrebbero esserci in causa anche altri effetti come quelli pro-apoptotici, cioè che favoriscono il “suicidio” delle cellule tumorali in sviluppo.
E, commenta la società italiana di Oncologia medica (Aiom), bisogna essere ancora un po’ cauti poiché gli elementi per raccomandare in modo allargato l’uso di Asa (75 mg al giorno per almeno cinque anni) per proteggersi dai tumori non sono ancora sufficienti.
Fonte: https://www.saperesalute.it/tumori-lacido-acetilsalicilico-li-toglie-di-torno
Salice Bianco come Aspirina Naturale
La corteccia del salice bianco – per essere efficace – deve provenire da un albero vecchio di almeno 2-3 anni. La salicina, i flavonoidi e i tannini presenti nella corteccia contribuiscono a rendere il salice bianco una vera e propria aspirina naturale che agisce da antinfiammatorio, antifebbrile e analgesico.
Questa pianta, in particolare si è dimostrata efficace per la cura di stati dolorosi e infiammatori come dolori reumatici, artrite e tendinite, ma anche per la cura di ferite e bruciature.
Ecco alcuni dei casi in cui il salice bianco si rivela utile:
Febbre
L’acido salicilico agisce da antifebbrile e antipiretico: è capace, cioè, di far abbassare la temperatura corporea. In caso di febbre, dunque, gli effetti curativi del salice bianco possono essere sfruttati bevendone un infuso, che va preparato con due cucchiaini di corteccia in 200 ml di acqua bollente lasciati in infusione per almeno 10 minuti.
La bevanda può essere assunta 2-3 volte al giorno, al massimo per tre giorni. In alternativa si può assumere il salice bianco anche sotto forma di capsule, prendendone due al giorno in caso di influenza. Se la febbre supera i 39°, si consiglia di consultare il medico.
Mal di testa
Le proprietà analgesiche del salice bianco sono utili per lenire i dolori provocati dal mal di testa. Anche in questo caso l’infuso di corteccia di salice bianco potrebbe essere utile. Altrimenti, sono presenti in commercio anche polveri di corteccia o estratti sia secchi che liquidi.
L’importante è non superare i 240 mg di salicina al giorno (e i 120 mg per dose singola) se non si vuole incorrere in effetti collaterali.
Dolori mestruali
Le componenti presenti nella corteccia di salice bianco riducono le infiammazioni, presenti nella mucosa uterina, che provocano i crampi mestruali. L’infuso di salice bianco è efficace anche per contrastare altri dolori tipici del periodo mestruale come mal di schiena, mal di gambe e mal di testa.
Per preparare un infuso contro i dolori mestruali basta versare due cucchiaini da tè di corteccia di salice bianco in due bicchieri di acqua ben calda. Far riposare per qualche minuto, filtrare e dolcificare eventualmente con del miele. B
ere questo infuso qualche giorno prima dell’arrivo del ciclo e durante la fase di dolore più acuta.
Mal di denti
La corteccia di salice bianco è utile anche per contrastare il mal di denti grazie alle sue proprietà analgesiche e antinfiammatorie. In questo caso basta masticare un po’ di corteccia dove si avverte maggior dolore o in alternativa bere un infuso di corteccia.
Con l’infuso di salice bianco si possono anche fare dei gargarismi per lenire il fastidio del mal di denti o strofinare un po’ di polvere sulla parte dolorante.
Mal di schiena
Anche i dolori alla schiena possono essere alleviati dall’azione analgesica del salice bianco. Questa aspirina naturale difatti, assunta sotto forma di estratto o di compresse aiuta a disinfiammare la zona colpita dal dolore.
Lo stesso effetto si ottiene anche per altri tipi di dolori muscolari e articolari come quelli che colpiscono le ginocchia e il tunnel carpale.
Effetti Collaterali del Salice Bianco
Il salice bianco è controindicato per chi è allergico ai salicilati (e quindi all’aspirina), per chi è affetto da ulcera cronica e da asma bronchiale. È sconsigliato l’uso in caso di allattamento o gravidanza; inoltre, gli estratti di salice bianco non sono indicati per bambini e ragazzi sotto i 18 anni.
Tra gli effetti collaterali noti vi sono orticarie e in generale reazioni allergiche alla pelle, nausea, acidità di stomaco e diarrea. In ogni caso, è importante consultare un medico se si intende assumere il salice bianco, soprattutto se nel frattempo si stanno assumendo altri farmaci.
Dove comprare il Salice Bianco
Il salice bianco si acquista in erboristeria e può essere reperito in diverse forme. Si può acquistare sotto forma di corteccia, capsule, compresse, polvere, tè o tintura.