Testosterone: vitamina D e integratori naturali
Testosterone: vitamina D e integratori naturali
La libido che cala e qualche episodio di disfunzione erettile dopo i 40 anni potrebbero essere sintomi importanti di un problema da non sottovalutare: una carenza di testosterone.
Questo ormone, l’ormone maschile per eccellenza, è infatti strettamente legato non solo alla salute sessuale dell’uomo, ma anche a quella cardiovascolare e metabolica.
I risultati di una ricerca presentata al Congresso Europeo di Endocrinologia indicano che la somministrazione di vitamina D induce modificazioni delle concentrazioni nel sangue degli ormoni negli uomini di mezza età.
Aumenterebbe, tra l’altro, il livello di testosterone libero.
Al Congresso Europeo di Endocrinologia è stato presentato uno studio eseguito in Austria, nel quale sono stati valutati maschi di mezza età con livelli ridotti di vitamina D, suddivisi in due gruppi, rispettivamente con concentrazioni nel sangue normali e ridotte di testosterone.
I risultati presentati al Congresso hanno riguardato il gruppo di soggetti che, prima di iniziare la ricerca, avevano livelli normali di testosterone.
In questo gruppo, la somministrazione di vitamina D ha determinato la riduzione significativa di una molecola denominata in inglese Sex Steroid Hormone-Binding Globulin (SHBG) traducibile in italiano in Globulina Legante l’Ormone Steroide Sessuale.
Nello stesso gruppo si è rilevato un aumento dell’estradiolo e del testosterone.
Riguardo all’importanza della vitamina D per il buon funzionamento dell’apparato riproduttivo, Elisabeth Lerchbaum, che ha presentato i dati di questo studio, ha ricordato che recettori della vitamina D ed enzimi per il metabolismo di questa vitamina sono presenti nei tessuti dell’apparato riproduttivo, che essa è coinvolta nella produzione e nella maturazione di spermatozoi e ovociti, svolge un ruolo nella preparazione dell’endometrio all’impianto dell’embrione e contribuisce a regolare la secrezione di estrogeni e testosterone, sia nei maschi, che nelle femmine.
La ricercatrice ha aggiunto che la carenza della vitamina D è frequente nelle coppie infertili e che, secondo alcuni studi, i cicli fertili hanno maggiori probabilità di successo in estate e in autunno, stagioni nelle quali i livelli di vitamina D nell’organismo sono più alti.
Tornando ai risultati presentati al Congresso, essi sono stati raccolti in 100 maschi con concentrazione di testosterone al basale ≥3.0 ng/ml, Indice di Massa Corporea di 25.3 kg/m2, quindi normopeso, concentrazione nel sangue di 25 (OH) vitamina D di 21.3 ng/ml ed età media 39 anni.
Elisabeth Lerchbaum si è dichiarata sorpresa dall’aumento significativo del testosterone e ha anticipato che ancora più interessanti potrebbero essere i risultati relativi al gruppo di soggetti con bassi livelli di testosterone prima dell’arruolamento nello studio.
I risultati della ricerca hanno suscitato molto interesse fra gli specialisti presenti al Congresso che, commentandoli, hanno ricordato che precedenti evidenze hanno dimostrato una relazione fra carenza di vitamina D e disfunzione dell’erezione e che anche l’aumento dell’estradiolo potrebbe avere effetti positivi sul metabolismo dell’osso nei maschi di mezza età.
Il ruolo della supplementazione esterna aiuta a sostenere la fertilità maschile e a tenere monitorato il livello di testosterone. Gli integratori per gli uomini è bene che posseggano i nutrienti adatti a supportare la sfera riproduttiva, tra cui:
- Vitamina D3, che può aiutare ad innalzare i livelli di testosterone.
- Vitamina K2, insieme alla vitamina D, la K2 stimola la produzione di testosterone. Assumi un integratore alimentare per aumentare facilmente i livelli con una soluzione naturale.
- Vitamina B6, capace di regolare l’attività ormonale e di avere un effetto positivo sul testosterone basso.
- Minerali come zinco, selenio e magnesio che regolano la produzione di testosterone circolante, anche in seguito ad una attività fisica intensa e contribuiscono alla normale spermatogenesi.
- Cordyceps Sinensis: numerosi lavori scientifici hanno dimostrato i benefici del Cordyceps in disturbi specifici come la Disfunzione Erettile. È stato infatti certificato che l’assunzione di questo fungo stimola la produzione di testosterone, l’ormone che nell’uomo regola il desiderio e la virilità. Il Cordyceps fornisce benefici anche a livello circolatorio perché contiene l’Adenosina, un nucleoside dall’effetto vasodilatatore che aumenta l’afflusso del sangue nei corpi cavernosi. Il Cordycerps contiene anche numerose sostanze ansiolitiche e antidepressive. In particolare, stimola i circuiti mentali superiori che fanno capo “all’area limbica” del cervello. Il Cordyceps si è dimostrato un integratore sicuro e ben tollerato, privo di effetti tossici o rischi di altra natura.
Fonte: Steve Zanardi
Naturopata Professionale
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