Benefici della supplementazione di Pleurotus e Shiitake
Benefici della supplementazione di Pleurotus e Shiitake
Il fungo Lentinula edodes (Shiitake) e il fungo Pleurotus ostreatus (Orecchione), grazie alle loro proprietà probiotiche documentate (Bobek et al. 1991, Stamets 1993, Lasota and Karmaska 1994, Wasser and Weis 1999, Manzi and Pizzoferrato 2000, Wang et al. 2000, Smith at al. 2002, Rajewska and Baasiska 2004) e all’alto valore nutrizionale, sono consigliati in numerosi paesi come ideale supplemento alla normale dieta giornaliera (Lasota et al. 1992, Lasota and Florczak 1996, Kala and Svoboda 2000, Isiloglu et al. 2001, Florczak et al. 2004, Berna et al. 2006).
A questo fungo sono state attribuite molte proprietà benefiche, sia nella medicina orientale, sia occidentale. Queste proprietà permettono la riduzione del colesterolo, l’abbassamento della pressione sanguigna, il rafforzamento del sistema immunitario per la difesa dell’organismo, contro patologie virali e tumorali, di migliorare la funzionalità epatica (Bobek et al. 1991, Wang et al. 2000, Mau et al. 2002, Rajewska and Baasiska 2004). Molti benefici sulla salute provengono dai diversi composti che questo fungo produce e che includono: il lentinano, l’eritadenina e l’L-ergotioneina (Lasota and Karmaska 1994, Smith at al. 2002, Rajewska and Ba?asi?ska 2004, Berna et al. 2006).
Il Lentinano ha mostrato diversi effetti sul cancro intestinale, del fegato, dello stomaco, ovarico e sul tumore al polmone. Questo composto stimola la produzione dei linfociti T e delle cellule Natural Killer e può potenziare l’effetto dell’AZT (Azidotimidina, un antineoplastico e antivirale) nel trattamento antivirale dell’AIDS. Lo Shiitake è ricco di diversi antiossidanti (selenio, acido urico, vitamina A, E, C), così come di vitamina D (Lasota and Florczak 1996, Mau et al. 2002, Florczak et al. 2004). Oltre a permettere di abbassare la pressione sanguigna in soggetti ipertesi e ridurre i livelli di colesterolo nel siero, stimola la produzione di interferone che ha effetti antivirali e si è dimostrato efficace, in alcuni casi, contro l’epatite (Lasota et al. 1992, Mau et al. 2002, Smith et al. 2002).
Una lectina isolata dai corpi fruttiferi di Pleurotus ostreatus ha dimostrato attività antitumorale, in topi da laboratorio, nel sarcoma e nel tumore epatico (Wang et al. 2000). Diversi studi su animali, il fungo ostrica ha potenziato il turnover di colesterolo nel plasma del 50%, con la riduzione del 25% dei livelli di colesterolo nel fegato rispetto ai controlli (Bobek et al. 1991).
Altri studi sugli animali hanno mostrato significative riduzioni dei livelli di colesterolo nel siero e nel fegato quando i funghi essiccati e polverizzati sono stati inclusi nelle diete degli animali, anche in regimi alimentari ad alto contenuto di grassi e in animali con livelli elevati di colesterolo ereditario (Bobek et al. 1991).
Si ritiene che per gli individui, ad esclusione dei prodotti di origine animale dalla loro dieta, i funghi secchi Pleurotus ostreatus e Lentinula edodes possano essere una buona fonte di ferro, zinco e rame (Dwyer 1999, Kala? and Svoboda 2000, Isiloglu et al. 2001). Entrambi i funghi secchi hanno un alto contenuto di fibre alimentari, Fe, Cu, Mg, K e un basso contenuto di grassi, Na e Ca. Relativamente basso è l’assorbimento dei micronutrienti ad un valore di pH pari a 1.8, mentre l’alto assorbimento di Cu e Fe è stato osservato ad un pH di 8,7.
Questo ci indica che l’acidosi sistemica è un vero e proprio problema per chi vuole assumere i nutrienti derivanti da questi funghi; ecco perché, molto spesso, alla somministrazione di funghi medicinali viene prescritto un regime alimentare tale da ridurre o eliminare l’acidosi nell’organismo.
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