Descrizione
Amplificatore della carnosina
La carnosina è una sostanza nutritiva che si trova naturalmente nel nostro organismo, la cui produzione declina con l’età. Le ricerche cliniche hanno dimostrato che la carnosina produce risultati incredibili e drammatici, fra cui il dato che la carnosina potrebbe essere la sostanza nutritiva fondamentale nel mantenere giovane il corpo mano a mano che invecchiamo. Infatti, diverse persone che hanno utilizzato il nostro amplificatore della carnosina hanno segnalato miglioramenti incredibili in salute e prestazioni fisiche anche dopo pochi giorni di utilizzo.
Questi risultati non sono mai stati disponibili prima di LifeWave. Il nostro cerotto amplificatore della carnosina è molto più potente di qualsiasi altro metodo per aumentare i livelli di carnosina.
FATTI sulla carnosina ed i relativi benefici in un programma anti-invecchiamento
- La carnosina è un materiale che si trova naturalmente nel corpo umano.
- Mano a mano che si invecchia, i livelli di carnosina iniziano a scendere il che rende necessario l’utilizzo di un supplemento.
- La carnosina è un antiossidante e svolge un ruolo importante nella nostra salute complessiva.
- Studi sulla carnosina dimostrano che è in grado di proteggere il cervello contro la formazione di placche, una delle cause del morbo di Alzheimer.
- Studi sulla carnosina dimostrano che protegge il nostro DNA meglio di qualsiasi altra sostanza nutritiva.
- La carnosina ha la capacità singolare di trasformare le cellule vecchie in cellule giovani e sane!
- La carnosina è nota per la capacità di accelerare la guarigione delle ferite attraverso la riparazione del tessuto connettivo.
- Sono stati concessi dei brevetti per l’uso della carnosina al fine di migliorare le prestazioni atletiche; ciò è possibile in quanto la carnosina aiuta a prevenire l’accumulo di acido lattico nei nostri muscoli.
Sul mercato esistono altri supplementi con carnosina, ma le ricerche cliniche dimostrano che le comuni pillole, polveri e bevande con carnosina sono in grado di innalzare il livello ematico di carnosina in modo irrisorio in 30 giorni.
Dato che la tecnologia LifeWave è in grado di provocare cambiamenti metabolici all’interno delle cellule, il nostro amplificatore della carnosina si mette subito all’opera ed è efficace già entro le prime 24 ore di utilizzo!
La carnosina è una molecola composta da due aminoacidi (e per questo è detta dipeptide), la b-alanina e l’istidina. Il suo interesse nel campo degli integratori deriva dal fatto che si trova in buona quantità nel tessuto muscolare, per il quale regola alcuni processi metabolici di produzione dell’energia. Le fibre muscolari bianche generalmente contengono più carnosina rispetto a quelle rosse e si può stimare una concentrazione media di carnosina nei muscoli di 300 mg per ogni etto di tessuto. Una ricerca di qualche anno fa (Hipkiss AR et al., 1995) ha messo addirittura in relazione la concentrazione di carnosina di alcune specie animali con la loro massima aspettativa di vita. Inoltre, i livelli di carnosina decadono con il passare degli anni, con una perdita del 63% passando dai 10 ai 70 anni.
I primi studi scientifici sulle proprietà della carnosina hanno dimostrato che ha proprietà antiossidanti, ovvero riduce i danni provocati dalla produzione dei radicali liberi, in quanto migliora le funzionalità della membrana cellulare. In questo senso, la carnosina opera in stretta sinergia con altri micronutrienti ad azione antiossidante (betacarotene e vitamine E e C). Migliorando le funzionalità delle membrane cellulari, queste risultano meno sensibili all’attacco dei radicali liberi, che altrimenti nel tempo produrrebbero un effetto degenerativo sulla membrana stessa.
Un altro effetto dimostrato della carnosina è quello di controllare i livelli di calcio nelle cellule del miocardio, migliorando quindi la funzionalità cardiaca. Recentemente, si stanno studiando gli effetti della carnosina sui malati di Alzheimer, in quanto sembrerebbe avere un effetto inibitore sulla formazione delle placche, proteggendo le cellule del cervello.
Lo sport – In campo sportivo, gli aspetti più interessanti della carnosina sono essenzialmente due. Il primo consiste nella sua capacità di “tamponare” l’acido lattico prodotto sotto sforzo muscolare. Questo aspetto è però da considerare con attenzione, in quanto tale capacità, particolarmente spiccata negli animali, risulta più ridotta nei muscoli umani, arrivando a circa il 7% della capacità complessiva del muscolo impegnato nello sforzo anaerobico. In questo meccanismo la carnosina si lega all’acido lattico, in particolare alla molecola dell’idrogeno dell’acido, stabilizzando così il pH intracellulare.
Il secondo aspetto è quello di aumentare la produzione di ATP (processo chiamato fosforilazione ossidativa), attivando un enzima che aumenta la velocità di produzione dell’energia e la funzionalità delle miofibrille (che sono la parte contrattile delle fibre muscolari).
Per tutti questi motivi, la carnosina suscita interesse come antiossidante (e antiinvecchiamento in generale) e come coadiuvante della funzionalità contrattile dei muscoli.
Grazie al suo effetto tampone, la carnosina consentirebbe prestazioni sub-massimali più lunghe e un recupero più veloce dopo la prestazione.
I livelli endogeni di carnosina diminuiscono nei tessuti muscolari dopo digiuno prolungato, infezioni, traumi e shock. Le infezioni e i traumi sono correlati con alterazioni del calcio cellulare e depressione del miocardio. La somministrazione di carnosina migliora la contrattilita’ cardiaca, aumenta i livelli di calcio intracellulare libero dei miociti, induce rilascio di calcio dal reticolo sarcoplasmatico. Per questo, la carnosina puo’ avere un ruolo nella regolazione del calcio intracellulare e nella contrattilita’ delle cellule cardiache. Altra proprieta’ della carnosina e’ il suo effetto a livello del sistema immunitario, dovemodula la funzione dei neutrofili (leucociti) in relazione alla produzione di interleukina-b. A questo proposito, la carnosina aumenta la produzione di interleukina-b e sopprime la morte cellulare programmata o apoptosi, suggerendo una sua funzione nella modulazione del sistema immunitario. Inoltre, la carnosina e’ in grado di allungare l’emivita delle cellule e prevenire i sintomi comuni dell’invecchiamento.
Con il progredire dell’eta’, avviene un’ossidazione delle proteine, a causa della formazione di aldeidi quali quelle dei prodotti di perossidazione e malondialdeide. La carnosina sembra in grado di reagire contro questi prodotti, in virtu’ delle sue specifiche capacita’ di legame. La sua azione antiossidante potrebbe essere di vantaggio in danni neuronali e cellulari quali quelli che si verificano nelle malattie degenerative di origine centrale quali l’Alzheimer e potrebbe portare ad un utilizzo della carnosina quale possibile agente terapeutico nel controllo della progressione di tale malattia. Altre possibili applicazioni riguardano effetti della carnosina in campo oftalmico, in patologie quali le erosioni corneali, le keratiti trofiche e le keratopatie.
Dati sperimentali hanno inoltre evidenziato un ruolo nelle alterazioni delle mucose duodenali e dello stomaco. Alla luce di queste evidenze sperimentali, gli effetti piu’ interessanti della carnosina sembrano proprio essere legati alla capacita’ di revertire i processi della senescenza cellulare. Le proprieta’ antiossidanti e di “scavenger” dei radicali liberi sono presupposti ormai acquisiti e che necessitano solo di ulteriori studi per la totale comprensione dei meccanismi specifici a scopo terapeutico e/o preventivo.
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